Milan, Mirabelli: "Donnarumma non è sul mercato, lo stesso vale per Suso"

Serie A

Il ds rossonero ha parlato dopo Milan-Fiorentina, tra mercato e obiettivi: "Puntelleremo la rosa, vogliamo alzare l'asticella. Abbiamo raggiunto l'obiettivo minimo, cioè l'Europa League, ma forse potevamo lottare per qualcosa in più". Gattuso: "Mia stagione da 7? Non lo prendevo neanche a scuola. Ripartiremo dall'entusiasmo"

SERIE A, RISULTATI E CLASSIFICA

Vittoria per 5-1 sulla Fiorentina e sesto posto che significa Europa League senza passare dai preliminari. Una base da cui ripartire per il Milan, anche attraverso il mercato. E a proposito di mercato, nel post-partita è intervenuto anche il ds Mirabelli. Il dirigente rossonero ha parlato delle situazioni Donnarumma e Suso e poi ha parlato in prospettiva: "Non abbiamo mai messo Gigio sul mercato, abbiamo rinnovato con lui sperando che sia per sempre il nostro portiere. Suso? Non è sul mercato e vorremmo tenerlo, la clausola è stata voluta da lui e dal suo agente in sede di rinnovo. Alzeremo il livello del Milan - ha proseguito Mirabelli - a differenza della scorsa estate dobbiamo mettere giocatori forti a prescindere dall'età. Fellaini? Profilo importante, vogliamo giocatori del suo livello. Ma arrivare a lui sarà difficile anche se sappiamo che non sta rinnovando col Manchester. Puntelleremo la rosa e alzeremo l'asticella - conclude - perché oggi abbiamo raggiunto soltanto l'obiettivo minimo. Abbiamo fatto un grande girone di ritorno, forse potevamo lottare anche per qualcosa in più. Ma questo sarà un punto di partenza". Infine, Mirabelli ha commentato gli striscioni d'incoraggiamento da parte della curva nei suoi confronti e verso Fassone: "Una soddisfazione enorme, speriamo di ripagarli con qualcosa di importante".

Gattuso: "Ripartiremo dall'entusiasmo di quest'anno. Mia stagione da 7? Nemmeno a scuola"

Al termine della gara, in conferenza stampa, ha parlato anche Gattuso: "Ripartiremo dall'entusiasmo e dalle cose buone fatte durante quest'anno, ripartiremo dallo zoccolo duro. Ci sono stati momenti difficili, ma non abbiamo mollato. Merito soprattutto dei ragazzi, direi il 90%. E un po' anche mio e del mio staff". Quando gli viene chiesto un voto sulla sua stagione, l'allenatore rossonero risponde con la consueta schiettezza: "Stagione da 7? Mi accontento anche di 6,5, 7 a scuola non l'ho mai preso nemmeno in religione. La promessa di fare 30 km a piedi per il sesto posto? Martedì o mercoledì partirò insieme a mia moglie, con tanta acqua dietro...". Infine, qualche giudizio sui singoli: "Cutrone è andato in doppia cifra, ma sa cosa penso e cosa voglio da lui: ha grandi margini di miglioramento. Calhanoglu mi piace sempre di più, gioca di fioretto ma anche col coltello tra i denti: mi emoziona, ma non deve pensare di essere Brad Pitt e mantenere questa voglia. Kessie stanco? Ha giocato tantissimo, normale che lo fosse. A noi manca qualche alternativa, non per forza dei titolarissimi: un altro centrocampista, un esterno offensivo. Ci servono giocatori di prospettiva, non per forza i trentenni".