Suso: “Il Milan è il mio sogno. Ho una clausola ma se il club vuole resto e vinciamo insieme”
Serie AIntervistato da The Guardian, l'esterno offensivo del Milan ha parlato sia del proprio passato ("Il Milan è il mio sogno di bambino"), sia del futuro: "Ho una clausola rescissoria voluta dal club e dal mio agente, ma se il club vuole resto"
È sicuramente il giocatore di movimento più decisivo del Milan. Suso Fernandez, spagnolo esploso definitivamente in rossonero dopo un avvio di esperienza italiana non proprio da ricordare. Poi il prestito al Genoa e l'inizio dell'ascesa. Dopo appena 5 presenze in rossonero dal gennaio 2015 e un solo gettone nella prima metà della stagione successiva, ecco il prestito in Liguria e la dimensione genoana fa nascere una stellina: da gennaio a giugno 2016 in rossoblu, ecco che Suso colleziona 19 presenze e 6 gol, con addirittura una tripletta al Frosinone. Poi il ritorno a Milano e l'inizio della definitiva consacrazione anche al Milan: un titolare inamovibile, sia con Montella che con Gattuso. E proprio dell'attuale allenatore rossonero ha parlato a The Guardian in un'intervista: "Il cambio in panchina ha migliorato tutto. Non è stata una stagione facile perché c’erano tante aspettative su di noi, ma non abbiamo iniziato bene. Poi è arrivato Gattuso e ha migliorato tutto, e stiamo lavorando duro per arrivare al sesto posto. Il club è cambiato molto nell’ultimo anno e ha investito tanto nei giocatori. Non è mai facile quando ci sono cambiamenti di questa portata: rispetto ad inizio anno siamo migliorati molto. Inoltre, ci sono tanti giovani giocatori al momento qui, altra ragione per cui abbiamo bisogno di tempo. Ma siamo sulla strada giusta".
"Gattuso? Impressionante"
"Rino è impressionante, lavora 24 ore al giorno e pensa solo al calcio. Ama il suo lavoro, in ogni sua sfaccettatura: dopo tanti anni senza aver giocato in Europa, con lui abbiamo visto la luce. Sono sicuro sarà un grande allenatore: non ha passato molto tempo con noi ma ha già lasciato un segno significativo. In più, il suo carisma non è tutto. E’ bravo tatticamente, offensivamente e difensivamente. Sa come parlare ai giocatori, che corde toccare e il modo in cui un allenatore comunica con i suoi calciatori è fondamentale".
"Milan? Un sogno"
"Non è stato facile all'inizio, non ho giocato molto e sono dovuto andare al Genoa in prestito per avere più spazio. Il Milan è sempre stato il mio sogno: quando ero un bambino guardavo i grandi giocatori che hanno vestito questa maglia e ora essere a giocare qui è incredibile. Sono fiero di poter giocare per il Milan e un giorno potrò dire a mio figlio che suo padre è stato un giocatore del Milan".
"Futuro? La clausola c'è, ma..."
"Sono felice qui. Quando ci sono voci su un mio possibile addio continuo a dire che sono felice qui e penso che il club creda lo stesso. Ho una clausola e questa è una cosa che sia il club che il mio agente hanno voluto. Se il Milan vuole continuare a restare nelle posizioni top e contare su di me, io sono qui per loro. È un momento importante della mia carriera e mi sento solo al 60-70% di quello che posso raggiungere. Liverpool? In un certo senso, sono diventato prima un uomo che un giocatore lì. È stata dura con lo stile di vita e la lingua, ma ricordo tutto di quel periodo: non ho giocato molto, ma ho conosciuto Steven Gerrard e sono stato compagno di Suarez, Coutinho, Carragher. Non dimenticherò mai la mia esperienza al Liverpool. Il calcio inglese è diverso, direi speciale: mi piacerebbe giocare ancora al Liverpool un giorno. Sono cresciuto lì ed è una grande squadra. Finale di Champions? Sono combattuto: se il Real vincerà sarò contento, perchè sarà una squadra spagnola a trionfare. Ma se dovesse vincere il Liverpool sarà felice ugualmente, perchè è la mia vecchia squadra".