Roma, a Di Francesco il Premio Bearzot: "Io a metà tra Allegri e Sarri"

Serie A

Eusebio Di Francesco ha ricevuto nel Salone d'Onore del Coni il Premio Enzo Bearzot come miglior allenatore del 2018: "Ho sempre cercato di trasferire alla squadra il mio pensiero"

L'allenatore della Roma, il giorno dopo la conquista del terzo posto al termine della sua prima stagione in giallorosso, ha ricevuto nel Salone d'Onore del Coni il Premio "Enzo Bearzot" come miglior allenatore del 2018. L'ex Sassuolo non ha nascosto la sua soddisfazione: "Ho sempre cercato di trasferire alla squadra il mio pensiero, non solo di calcio ma anche umano. Questo premio, al di la dell'aspetto tecnico perché ci sono tanti grandi allenatori in Italia, rappresenta il riconoscimento nell'aver cercato di far cambiare qualcosa in un contesto. Un piccolo successo che un domani mi auguro possa avvenire anche in campo".

"Avrei votato Inzaghi e Gasperini"

"Per chi avrei votato fossi stato al posto della giuria? Per Inzaghi, perché credo sia stato bravo nella gestione del gruppo. Ha fatto un grandissimo lavoro, così come Gasperini che con l'Atalanta ha fatto un grande cammino in Europa, che somiglia a noi per filosofia europea, per non essere attendisti e fare le partite".

"Rinnovo ultimo dei miei problemi"

Inevitabile una considerazione su futuro e mercato: "Il rinnovo con la Roma è l'ultimo dei miei problemi, ma sono convinto che troveremo con grande facilità un accordo. E' più importante capire come migliorarci, per il bene della Roma non solo in campo ma anche fuori. Per il contratto ci incontreremo più avanti". 

Il dg della Roma, Mauro Baldissoni ha rassicurato sul futuro dell'allenatore: "Con Eusebio parliamo di cose molto più importanti del suo contratto, ma per continuare a crescere: è scontato che vogliamo continuare a crescere insieme"

A metà tra Allegri e Sarri

L'allenatore della Roma ha risposto anche a una domanda sugli allenatori di Juventus e Napoli: "Allegri ha fatto qualcosa di straordinario, non è mai facile vincere in modo così consecutivo. Ha fatto un percorso con un pensiero di fare calcio completamente diverso da Sarri, nell'idea di calcio mi avvicino un po' di più all'allenatore del Napoli, per la gestione del gruppo ad Allegri"

Nazionale, ripartire da Mancini

Commento anche sul futuro del calcio italiano: "Mancini è stata la scelta giusta, legata anche alle prospettive. Ha fatto una scelta di cuore, non legati all'aspetto economico ma dal desiderio di allenare l'Italia. Un consiglio alla gente? Non guardare al passato. Oggi bisogna ricostruire e guardare avanti a quello che sarà"

L'esclusione di Radja dal Mondiale

"Mi dispiace per Nainggolan, non dico che era nell'aria ma le recenti mancate convocazioni potevano far pensare a questo epilogo. Credo che il sistema di gioco che adotta il Belgio non lo abbia aiutato viste le sue caratteristiche. Per me rimane un giocatore importante"