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Torino, Cairo: "Potevamo fare di più"

Serie A
Urbano Cairo, Torino (ANSA)

Il presidente granata: "Avrei voluto raggiungere almeno i 60 punti, potevamo essere in Europa League era possibile ma abbiamo buttato tanti punti. Dobbiamo fare degli interventi ma abbiamo giocatori importanti e Mazzarri è molto determinato"

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Una stagione iniziata con qualche difficoltà che si è poi conclusa con il successo sul Genoa, il Torino ora lascia da parte il campo e si concentra sulle giuste mosse di mercato per rinforzare la rosa che sarà ancora guidata da Walter Mazzarri. Di questo e non soltanto ha parlato il presidente Urbano Cairo, che ha tracciato un bilancio dell’annata appena terminata proiettandosi poi anche sul futuro: "Abbiamo chiuso a 54 punti che non sono pochi ma potevano essere di più. Avrei voluto raggiungere almeno i 60 punti, potevamo essere in Europa League - ha dichiarato - era possibile, abbiamo buttato 5 punti col Verona, 4 col Chievo e 2 con la SPAL. Potevamo fare di più. Abbiamo buttato dei punti, anche per colpa di decisioni arbitrali penalizzanti. Dal punto di vista arbitrale siamo la terza squadra più penalizzata: succede e non mi piace lamentarmi, ma è sotto gli occhi di tutti. Nel girone di ritorno si è visto che nella squadra ci sono giocatori importanti e con alcuni interventi possiamo fare bene. Questa squadra ha delle potenzialità. Abbiamo preso un allenatore che è molto competente e capace: ho molta fiducia in lui, nella squadra che allestiremo e nei giocatori che già abbiamo e rimarranno. Dobbiamo fare degli interventi ma abbiamo giocatori importanti e Mazzarri è molto determinato. Ho molto fiducia in lui, nei ragazzi e nei giocatori che acquisteremo".

Fiducia per il futuro

E ancora, sulla questione diritti tv, Cairo ha aggiunto: "E' una vicenda delicata e importante. Dobbiamo fare le scelte giuste e rapidamente, anche se ho imparato facendo l'imprenditore che a volte è meglio avere un giorno in più per decidere. Mi sono permesso nelle ultime due assemblee di chiedere degli approfondimenti in merito. Io non faccio il tifo per nessuno, faccio il tifo solo per la Lega e affinché i diritti vengano valorizzati. Non ho nessun interesse se non avere la nostra quota di diritti. Mi preme che venga presa una decisione giusta e condivisa, mantenendo la concorrenza tra chi acquista i diritti per valorizzarli nel modo più adeguato possibile", ha concluso il presidente del Torino.