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Bruno Jordao: "Vorrei restare alla Lazio, sogno l'esordio in A"

Serie A
Bruno Jordao, centrocampista della Lazio (Getty)

Il centrocampista portoghese vorrebbe rimanere in biancoceleste anche la prossima stagione: "Inzaghi non mi ha mai fatto sentire solo, mi ha dato consigli tutti i giorni. Ora mi piacerebbe restare qui"

IL PROGRAMMO ESTIVO DELLA LAZIO

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Di lui si è parlato molto, ma non ha mai esordito in Serie A. Neanche in Europa o in Coppa Italia. Arrivato in Italia con l'etichetta del predestinato e le aspettative del post-Keita, Bruno Jordao non ha mai avuto modo di mettersi in mostra. Tante panchine, qualche trasferta coi "grandi", 7 presenze con la Primavera di Bonacina (un'avventura conclusa con la retrocessione in Primavera 2). Poi? Il nulla, mai impiegato in Serie A. Un caso alquanto curioso in casa Lazio, perché sia lui che Pedro Neto (attaccante classe 2000), sono stati pagati molto. Questone di record: Pedro Neto ha l'obbligo di riscatto fissato a 18 milioni, diventerà il secondo acquisto più pagato della Lazio dopo Mauro Zarate. Jordao, invece, è costato sui 9 milioni. Un'aspettativa enorme per entrambi. Ma nonostante tutto l'esordio non è mai arrivato. Tare è rimasto stregato, ha garantito per loro, ha paragonato Neto a Paulo Dybala. Attraverso un'intervista al Corriere dello Sport, Jordao ha ribadito le sue intenzioni. 

La volontà di Bruno Jordao

"Vorrei restare alla Lazio"

Il 15 luglio la Lazio partirà per Auronzo di Cadore, probabilmente ci sarà anche Jordao. Operazione complessiva da 25 milioni, il portoghese vuole giocarsi le sue chance a partire dalla preparazione estiva: "Voglio restare alla Lazio anche in futuro, sogno l'esordio in prima squadra e in Serie A". Quest'anno non è arrivato, ma Inzaghi l'ha sempre sostenuto: "L'allenatore mi ha dato consigli tutti i giorni e non mi ha mai fatto sentire solo. Sogno di far parte della prima squadra e di esordire in Serie A con la maglia biancoceleste”. Bel rapporto coi compagni poi, sempre pronti a dargli le giuste dritte: "All’inizio non parlavo italiano e i brasiliani mi hanno aiutato moltissimo: Wallace, Felipe Anderson, Lucas Leiva e Luiz Felipe mi hanno dato consigli fin dal primo giorno, grazie a loro sono cresciuto molto”.