Chi è Rocco Commisso: imprenditore appassionato di calcio e media

Serie A

Emigrato a 12 anni negli Usa da Marina di Gioiosa è proprietario dei New York Cosmos e fondatore di Mediacom, il quinto gruppo di tv via cavo d'America. Ora è pronto a investire nel Milan per riportarlo ai fasti di un tempo

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E' Rocco Commisso l'uomo che sembra al momento in vantaggio per risollevare le sorti del Milan. Ma chi è l'imprenditore italo-americano pronto a investire nei rossoneri?

Nato nel 1962 a Marina di Gioiosa Ionica (in provincia di Reggio Calabria), all'età di 12 anni lascia la Calabria insieme alla mamma e a due sorelle per raggiungere il padre emigrato negli Sati Uniti dopo la guerra, nella quale era anche stato imprigionato. Ha tanta voglia di emergere e soprattutto un buon talento calcistico, grazie al quale riesce a rimediare una borsa di studio alla Columbia (lo sport spesso e volentieri negli Stati Uniti apre le porte dei college).

Il vero sogno americano

Col passare degli anni e dello studio, però, il giovane Commisso abbandona gradualmente lo sport fino ad entrare nel modo delle banche, grazie al suo primo incarico lavorativo presso la prestigiosa Jp Morgan. La vera svolta, però, deve ancora arrivare e comincerà a materializzarsi solo nel 1995, anno in cui fonda da zero il suo attuale vanto, quella Mediacom di cui è presidente che rappresenta oggi il quinto gruppo di tv via cavo d’America (con sede a Chetster, New York): ha 4500 impiegati, circa 1 milione e mezzo di clienti e nel 2009 ha avuto un fatturato di 1,196 miliardi di €. Il suo patrimonio personale, invece, è stimato in oltre 4 milioni di dollari.

Il nuovo impegno sportivo

Quanto alla sua esperienza "sportiva", Commisso è proprietario anche dei Cosmos di NYC, la squadra che negli anni '70 tentò di dare un primo slancio al soccer negli Usa. Squadra nella quale, tra gli altri, militarono anche Pelé, Beckenbauer e Chinaglia. Commisso ha salvato un club sommerso dai debiti che nel 2016 ha rischiato di sparire una seconda volta. L'11 gennaio del 2017 ne è diventato proprietario di maggioranza evitando il declassamento nelle serie inferiori del calcio americano.