Nel pomeriggio americano potrebbe arrivare una fumata bianca per l'acquisizione della società. Questo grazie a una accelerata delle ultime ore che permetterebbe a Commisso di diventare il proprietario del Milan. Non si tratterebbe di una acquisizione totale del club: a Yonghong Li resterebbe meno del 20 per cento
Il Milan a Rocco Commisso, una possibilità che sta prendendo sempre più corpo, al punto che si attende una accelerata nel pomeriggio americano. Il tutto sarebbe legato a una telefonata ricevuta dall'imprenditore italo-statunitense, che rivelava la possibilitù di una chiusura in tempi molto brevi. Mancherebbe infatti solo l'ultimo sì, quello definitivo, che permetterebbe a Commisso (che si trova nel suo ufficio di New York) di recarsi in quelli di Goldman Sachs (a Wall Street) e firmare il contratto preliminare di acquisizione del Milan. Per far sì che tutto ciò avvenga, è inoltre necessario un bonifico di 32 milioni di euro da versare al fondo Elliott. A cambiare le carte in tavola, rendendo l'affare possibile, sarebbe stata la decisione di Rocco Commisso di lasciare a Yonghong Li una percentuale inferiore al 20 per cento.
L'idea-Milan: primi approcci oltre un mese fa
Rocco Commisso pensava al Milan da tempo. I primi approcci infatti risalgono circa a 40/50 giorni fa, un'idea che ha preso sempre più corpo nella testa dell'imprenditore nato nel 1962 a Marina di Gioiosa Ionica (in provincia di Reggio Calabria). Inizialmente, però, la voglia era quella di acquistare tutto il Milan, con una mega offerta da 500 milioni a Yonghong Li e 380 milioni al fondo Elliott per saldare il debito attuale del club rossonero. Un cambio di rotta, quello di lasciare all'attuale proprietario cinese del Milan, una percentuale inferiore al 20 per cento, ma comunque una quota, che avrebbe permesso alla trattativa di arrivare a un punto di svolta.
Chi è Rocco Commisso?
All'età di dodici anni lascia la Calabria con la madre e le due sorelle, con l'obiettivo di raggiungere il padre, già emigrato negli USA dopo la guerra, durante la quale era stato anche imprigionato. Tra telento musicale e calcistico, riesce a guadagnarsi una borsa di studio alla Columbia University di New York, città nella quale vive e lavora tutt'ora. Commisso è proprietario anche dei Cosmos, la squadra che negli anni '70 tentò di dare un primo slancio al soccer negli Usa, mettendo sotto contratto Pelé, Beckenbauer e Chinaglia. Ha salvato un club sommerso dai debiti che nel 2016 ha rischiato addirittura di sparire una seconda volta. L'11 gennaio del 2017 ne è diventato proprietario di maggioranza evitando il declassamento nelle serie inferiori del calcio americano e provando a riportarlo ai fasti degli anni '70.