Milan, Gattuso: "Bonucci parli con la società, spero resti. Addio Mirabelli? C'è grande amarezza"

Serie A

L'allenatore rossonero in conferenza stampa alla vigilia del match col Manchester United: "Bonucci parli con la società. Se vuole andare via, bisognerà affrontare il discorso". Sul futuro della dirigenza: "Amarezza per l'addio di Mirabelli, ma guardiamo avanti"

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Il Milan è pronto a fare sul serio. Dopo l’amichevole di Milanello contro il Novara, per i rossoneri è il momento di pensare all’International Champions Cup: il primo avversario (si giocherà a Los Angeles) sarà il Manchester United. Alla vigilia della sfida con i Red Devils, Gennaro Gattuso è intervenuto in conferenza stampa, parlando di tutto ciò che sta ruotando intorno all’ambiente nelle ultime ore, a cominciare dal capitolo società: “Ho avuto un confronto con Leonardo - ha spiegato - ma con la proprietà non ho avuto nessun confronto. Il gruppo di lavoro ha dei grandi meriti nella serenità dell’ambiente squadra. In questo gruppo ho trovato disponibilità e tranquillità. Io sono un dipendente del Milan così come i giocatori e cercare alibi non ci porta da nessuna parte. Se poi ci sarà qualche cambiamento e qualche linea nuova da portare avanti, si porterà per il bene del Milan. Si deve parlare attorno ad un tavolo, guardarsi negli occhi. Voglio ringraziare questi ragazzi”.

"Bonucci ora parli con la società. Servono giocatori funzionali"

Gattuso ha poi toccato l’argomento mercato, con il futuro di Bonucci che resta in bilico: “Ho parlato con Leo e bisogna essere onesti e dire le cose come stanno - ha continuato l’allenatore rossonero - Leo ha avuto un confronto con me, ma non sono io il club e deve parlare con i dirigenti. Fino a quando farà parte del mio spogliatoio, voglio vedere il Bonucci che ho visto in questi ultimi 12 giorni: un Bonucci professionista, è il primo a tirare il gruppo e si sta comportando da grande capitano. Poi spetterà a Leo e alla società decidere, ma spero fino all’ultimo che Bonucci possa rimanere qui. Perché è un giocatore di mentalità e di talento. Spero che rimanga con noi. Penso che quando un giocatore esprime un desiderio, l’allenatore deve fare di tutto per convincerlo a farlo rimanere e pensare ai pro e ai contro. Se il giocatore ha espresso un desiderio in maniera chiara, bisogna capire, sedersi e affrontare in maniera corretta il discorso”. Sul mercato, poi: “Penso che la società sappia i ruoli che mancano per rafforzare la squadra. Lo sanno, io l’ho ribadito, ma penso che la cosa più importante sia quella di prendere giocatori che possano dare una mano alla squadra e che la possano migliorare. La società farà le sue scelte, economicamente è molto forte. Si sanno le cose che si devono fare. Vanno presi giocatori funzionali al modo in cui giochi. Non facciamo nulla se non prendi giocatori utili al tuo stile di gioco”.

"Mirabelli? C'è amarezza, ma guardiamo avanti"

Gattuso ha poi speso delle parole per Massimiliano Mirabelli, destinato a lasciare il Milan: “La sua permanenza? Vorrei tante cose nella vita, ma ci sono cose che non si possono ottenere. Io se sono qui è perché Massimiliano mi ha voluto fortemente. Mi ha dato la possibilità di allenare la prima squadra e se sono diventato quello che sono, i meriti sono di Mirabelli e di Fassone che mi hanno dato la chance. Io sono un professionista e voglio fare questo mestiere. C’è grande rammarico, c’è grande amarezza però bisogna guardare avanti e può succedere anche a me che se sbaglio due partite, parte la contestazione. Espormi per chiedere la sua conferma? In questo momento non penso che sia corretto nei confronti di un direttore che lavora da tanti anni come Massimiliano e penso che ora devo pensare a fare il mio. Sto lavorando con persone nuove, con le quali ci siamo appena conosciuti. Devo affrontare le difficoltà. L’obiettivo è quello di mettere la squadra nelle condizioni migliori. Non mi piace fasciarmi la testa prima di spaccarmela”, ha concluso.