Roma, Olsen: "Un grande passo per la mia carriera". Monchi: "Il centrocampista non è una priorità"

Serie A

Il nuovo portiere giallorosso è stato presentato a Boston in conferenza stampa: "Sono in un grande club, è tutto nuovo, ma qui posso migliorare". Al suo fianco Monchi: "Voleva una squadra importante. Il mercato? Lavoriamo per migliorare la rosa, ma gli acquisti più importanti sono già stati fatti"

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A Boston, per la Roma, è stato il giorno di Robin Olsen. Il nuovo portiere giallorosso è stato presentato in conferenza stampa, al suo fianco Monchi: "Per me essere qui è un piacere - ha detto lo svedese - arrivare alla Roma è un grande passo per la mia carriera. Quando si è presentata l'occasione di poter firmare con la Roma, per me dire di sì è stato facile. Sono felici per me anche in Svezia, perché sanno che questo è un grande club e conoscono quello che rappresenta". Olsen è stato subito catapultato in una nuova realtà: "Per me qui è tutto nuovo, ma sta andando tutto alla grande. Mi sto confrontando con stili diversi. Ma un mix tra la tecnica scandinava e quella italiana potrà farmi migliorare. Lo stile del preparatore dei portieri Savorani - ha aggiunto Olsen - mi piace. È un duro, dice le cose direttamente: con lui posso crescere. La mia migliore caratteristica? Ho esperienza internazionale maturata in Champions e nel Mondiale, poi do tutto sia in allenamento che in partita. Mi piace lottare per ottenere ciò che voglio".

"Italia-Svezia? Strano che mi abbiano voluto qui..."

Per Olsen c'è da raccogliere un'eredità pesante, quella di Alisson: "Lui è un portiere fantastico, per il quale nutro grande rispetto. Ma la Roma poi ha scelto di prendere me. Si parla tanto di questo aspetto ed è ovvio, ma io penso al mio lavoro qui: ora è tempo di concentrarsi". Inevitabile, infine, un ricordo del doppio confronto che ha estromesso l'Italia dal Mondiale: "Per noi svedesi fu un match speciale e difficile. Strano che mi abbiano voluto lo stesso in Italia - ha scherzato Olsen - ma noi abbiamo fatto il nostro lavoro rendendo felici gli svedesi".

Monchi: "Olsen lo seguo da tempo, ecco perché l'ho scelto"

Al fianco di Olsen, come di consueto, il ds giallorosso Monchi che ha parlato non solo della scelta del portiere svedese, ma anche di mercato: "Olsen è un portiere di esperienza, una garanzia, che conosce le competizioni ad alti livelli. Sobrio, non troppo spettacolare e con una buona tecnica: lui ha tutto questo, l'ho scelto seguendo questi criteri. E poi aveva anche voglia di una squadra importante, la fame di giocare in una squadra come la Roma. Non mi piacciono i giocatori reduci dal Mondiale? No, altrimenti non mi piacerebbe Messi. Intendevo dire che non prendo giocatori che nn fanno bene e poi eccellono solo nel Mondiale. Ma questo non è il caso di Olsen, lo conosco e lo seguo da ben prima del Mondiale".

"Il centrocampista? Non è una priorità"

"Non esiste un identikit di un calciatore che stiamo cercando. Stiamo lavorando sulle opportunità, più che su un profilo. Piace a tutti che arrivino giocatori nuovi, ma nomi come Pastore e Kluivert, annunciati oggi, sarebbero accolti come grandi colpi. E invece li ho presi prima di tutti. Le cessioni? Le due cessioni importanti - ha aggiunto Monchi - sono state rimpiazzate da tanti arrivi. Stiamo lavorando per migliorare la rosa e adesso cerchiamo un'opportunità, ma gli acquisti più importanti sono stati già fatti: prendere il centrocampista non è una priorità. Perotti? Non abbiamo ricevuto offerte - ha ammesso - quindi su di lui non c'è alcuna valutazione in corso". Monchi ha commentato infine la rivoluzione dei portieri che la Roma ha vissuto questa estate: "Ne siamo contenti. Mirante ha esperienza in Italia, Olsen ha esperienza internazionale. E Fuzato è giovane, su cui abbiamo lavorato tanto. Ha un buon presente e soprattutto un gran futuro: siamo contenti di lui".