Milan, Reina: "Scudetto non realistico, obiettivo Champions. Donnarumma? Stima per lui, ma decide Gattuso"

Serie A

L'ex portiere del Napoli ha parlato prima di Milan-Barcellona: tanti gli argomenti affrontati, dagli obiettivi stagionali del Milan alla concorrenza con Donnarumma, fino al rapporto con Gattuso e all'arrivo di Gonzalo Higuain. E con una conferma: "Sì, la mia volontà è quella di restare"

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Prima di Milan-Barcellona, ultima partita dei rossoneri nell'International Champions Cup 2018, il nuovo portiere della squadra di Gattuso Pepe Reina ha parlato a lungo del suo momento. Lo spagnolo, arrivato dal Napoli da svincolato, ha affrontato molti temi tra i quali gli obiettivi stagionali del Milan, la concorrenza con Gigio Donnarumma, il metodo-Gattuso e l'arrivo del suo ex compagno Gonzalo Higuain. Poi, anche un ricordo del Napoli, che i rossoneri affronteranno nella prima trasferta stagionale: "Sono in un club con una grandissima organizzazione, una società mostruosa con la voglia di continuare un progetto di crescita. E anche a livello umano, ho trovato un gruppo e uno spogliatoio di ragazzi davvero per bene. Io cercherò di dare una mano in tutti i sensi, sia a livello di eseperienza, umana e sportiva. Ho un po’ di anni di carriera sulle mie spalle e spero che questo possa servire al resto della squadra: proverò ad essere sempre positivo, di dare una grandissma mano e contribuire per la crescita della squadra".

Sullo scudetto e l'obiettivo Champions League

"Per lo Scudetto la favorita davanti a tutti è ancora una volta la Juventus. Poi il resto sarà tutto aperto per i posti in Champions, con il Napoli in questo caso un passo avanti. Ma Roma, Lazio, Inter, Milan e Fiorentina potranno ambire alle prime quattro. Sarà una bella Serie A. Parlare di Scudetto non mi sembra realistico in questo momento: noi dobbiamo continuare a crescere a livello collettivo, e societario, fare le cose per bene e e se si può, riuscire a tornare in Champions, che è l'obiettivo primario della società".

Il rapporto con Donnarumma e il ruolo da titolare

"Per Gigio provo ammirazione e stima, si sta comportando benissimo a livello umano. A livello sportivo cercherò di imparare sia da lui che da Antonio e di sfruttare questa competizione tra noi tre per fare ancora meglio. Il posto da titolare? Io lavoro per giocare come lo fanno tutti, poi sarà Gattuso a decidere. Noi possiamo dare il nostro contributo, mettendo il 100% di voglia, sacrificio e lavoro, e se non si gioca fare in modo che l'altro stia al massimo. In ogni caso la mia volontà è di restare al Milan? Sì, non ne ho altra".

Il metodo-Gattuso

"Gattuso è un allenatore che ti spreme al massimo, ti fa tirare fuori tutto quello che hai, ma è anche vicino ai giocatori perché ha smesso da poco. Lavorare con lui è piacevole, questo mese è stato positivo e speriamo che insieme si possa lavorare bene e regalare ai tifosi del Milan belle emozioni. Gattuso è un uomo di calcio, ha ancora fervore al sangue, lo aveva come calciatore e ora come allenatore. Da parte mia c'è rispetto e ringraziamento per quello che finora ho visto da lui".

L'arrivo e l'ambientamento di Higuain

"Gonzalo è fortissimo, un bomber assoluto che ci darà una grandissima mano e che speriamo possa fare tantissimi gol. Durante la trattativa non l'ho sentito, hanno fatto tutto loro, poi quando si è conclusa l'operazione mi ha chiesto qualcosa per mera informazione. Io sono qui da poco, non gli posso dire tantissimo, se non che mi sono trovato in uno spogliatoio di gente per bene. Per lui sarà facilissimo ambientarsi".

Gli anni di Napoli

"Ringrazierò per sempre Napoli per quello che ho vissuto in questi quattro anni, dovunque andrò me la porterò sempre nel cuore. Il rammarico è di non aver vinto quel sogno che avevamo tutti nel cuore, ma auguro il meglio a tutti e ringrazio tutta la città per come si è comportata con me. Ora però mi tocca affrontarli da avversario, sarà la prima trasferta in campionato per noi".