Ad Anfield i Reds di Klopp, già in forma campionato, vanno a mille, ma il Toro si difende con orgoglio. Nei primi minuti il Liverpool sbaglia un rigore e poi va sul 2-0, Belotti accorcia le distanze. Nel finale il gol di Sturridge chiude i conti
LIVERPOOL-TORINO 3-1
20' Firmino (L), 24' Wijnaldum (L), 30' Belotti (T), 87' Sturridge (L)
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson (72' Karius); Alexander-Arnold (63' Clyne), Van Dijk (46' Robertson), Phillips (79' Johnstone), Moreno (46' Grujic); Fabinho (70' Henderson), Wijnaldum (46' Jones), Keita (46' Lallana); Salah (46' Shaqiri), Firmino (46' Sturridge), Mané (46' Ings). All. Klopp
TORINO (3-5-1-1): Sirigu; Bremer, Nkoulou (87' Ferigra), Izzo (68' Moretti); De Silvestri (87' , Baselli (70' Ansaldi, 87' Parigini), Rincon (79' Lukic), Meitè, Berenguer (79' Valdifiori); Iago Falque (59' Edera); Belotti (79' Niang). All. Mazzarri
23' - Arnold ci prova dalla distanza, Sirigu si distende e devia in angolo
Bella iniziativa di Salah, che entra in area e poi serve il compagno sulla sinistra. Firmino calcia in porta e aiutato da una doppia deviazione sorprende Sirigu
Sirigu aveva intuito l'angolo, ma la palla esce a lato
16' - calcia Fabinho: palla fuori!
Salah ruba palla al limite dell'area granata e serve Manè, che viene ostacolato da Bremer. Manè resta comunque in piedi e conclude sull'esterno della rete, ma per l'arbitro è rigore
RIGORE PER IL LIVERPOOL!
13' - Belotti fermato in leggero fuorigioco dopo una verticalizzazione che l'aveva messo davanti ad Alisson
10' - accelerazione improvvisa del Liverpool che verticalizza per Salah; l'egiziano a sua volta cerca la profondità per un compagno, ma la difesa del Torino chiude
Prosegue il fraseggio dei Reds, che gestiscono il pallone in cerca del varco giusto
6' - Salah si allunga ma non ci arriva, sfiorando soltanto il bel cross teso dalla destra di Alexander-Arnold
Il Liverpool è partito fortissimo, pressando fin dalle prime battute e chiudendo il Torino nella propria metacampo
"You'll never walk alone" da brividi, come sempre; adesso si può partire
Il Liverpool, dal canto suo, inizierà il campionato domenica 12, ospitando il West Ham.
Terza amichevole internazionale per il Toro, dopo i successi contro Nizza (1-0) e Chapecoense (2-0). Adesso, però, davanti c'è un Liverpool costruito per puntare al titolo inglese dopo la finale di Champions persa contro il Real Madrid
Prestigiosa amichevole internazionale per il Torino, che affronta il Liverpool di Klopp a pochi giorni dal via della nuova stagione di Premier League. Gli inglesi vengono dal 5-0 rifilato al Napoli.
Il carattere c’è, Mazzarri per ora può accontentarsi di quello in attesa che le gambe inizino a girare come si deve. Vanno a velocità doppia, infatti, quelle di un Liverpool che già di suo è votato al gioco verticale e ficcante e che, a pochi giorni dall’inizio della nuova stagione di Premier (esordio domenica contro il West Ham), non può che essere nettamente più brillante dei granata. Finisce 3-1 per i Reds e non è un risultato da buttare, considerando che dopo pochi minuti la partita sembrava avviarsi sulla strada della goleada inglese, come quella che i Reds hanno rifilato pochi giorni fa al Napoli di Ancelotti (5-0).
Il test, ad Anfield, è di quelli prestigiosi. Questo Liverpool, già finalista di Champions e rafforzato in estate da una campagna acquisti che l’ha arricchito di qualità, è quello del tridente Salah-Firmino-Manè, che Klopp lancia dal primo minuto. Mazzarri risponde con il 3-5-2 e il tandem Falque-Belotti in avanti. I Reds partono fortissimo: pressano in modo forsennato, fraseggiano nello stretto per costruirsi la verticalizzazione improvvisa come vuole Klopp, chiudono il Toro nella sua metacampo. Spaventano Sirigu con Salah dopo pochi minuti e al quarto d’ora beneficiano di un generoso rigore (nato dall’ennesimo scambio in velocità e in verticale) che Fabinho calcia malamente a lato. Il Liverpool non si scompone e al 20’ ha già trovato il vantaggio con Firmino, raddoppiando poco dopo (24’) con Wijnaldum. Sembra il preludio, come detto, alla goleada, anche perché i Reds creano di continuo, affacciandosi spesso dalle parti di un ottimo Sirigu. Le risposte del Toro, quando recupera palla, consistono in strappi in contropiede come quello ben gestito da Belotti alla mezz’ora, quando il Gallo allarga sulla destra per De Silvestri e poi si butta nel cuore dell’area per andarsi a riprendere il cross di ritorno, bello teso e fatto apposta per essere incornato. 2-1 e partita riaperta, cosa che pareva impossibile fino a pochi attimi prima.
Il gol cambia il risultato ma non il copione, anche se il Liverpool, che continua a creare e a fare la partita, non riesce più a sfondare fino al 90’, quando Sturridge beneficia di un’invenzione di Shaqiri e chiude i conti sul 3-1, punendo forse oltre misura un Torino che aveva lentamente preso le misure e si era sfiancato senza mollare un centimetro. Mazzarri può consolarsi pensando alla differenza di preparazione e alla qualità che, oggettivamente, nella rosa di Klopp abbonda. Se l'arma a disposizione dei Reds è la super-velocità, i granata hanno dimostrato ancora una volta di potersela giocare contro chiunque con altre armi: cuore e orgoglio, anche nella serata di Anfield, non sono di certo mancati.