Empoli-Milan, Andreazzoli: "Voglio i 3 punti, anche senza il bel gioco"
Serie AL'allenatore della formazione azzurra alla vigilia della sfida contro il Milan: "Il nostro dna è fare risultato giocando bene, ma contro i rossoneri dobbiamo ottenere i tre punti a prescindere dalla prestazione"
Due sconfitte consecutive contro Lazio e Sassuolo, tre in totale da inizio campionato: quattro punti conquistati nelle prime cinque uscite in Serie A nonostante alcune buone prestazioni, sono questi i numeri di un Empoli che adesso cerca il riscatto contro il Milan. Giovedì sera, fischio d'inizio alle ore 21, al Castellani la squadra di Andreazzoli affronterà i rossoneri privi di Gonzalo Higuain (non convocato per un problema fisico) e il messaggio che arriva d'allenatore dell’Empoli al suo gruppo è chiaro: "Il nostro dna è quello di fare risultato giocando bene, ma sappiamo che dobbiamo giocare per il risultato. Questa volta per i tre punti però, non guarderei in faccia a nessuno. Adesso ci serve questo, anche se subito dopo aver detto questo mi smentirei, perché noi dobbiamo costruire i nostri punti sul gioco", le parole dell'allenatore azzurro. Cha ha parlato così del Milan: "Sono bravi con le uscite da dietro, sono bravi a palleggiare, hanno chiarezza di idee per come entrare nella zona finalizzazione, hanno un bellissimo fraseggio attorno all'area di rigore, molte armi per finalizzare e gran qualità in ogni reparto. Faccio i complimenti a Gattuso perché la sua squadra dà la sensazione di essere davvero ben guidata, con tante individualità importanti che esaltano ancora di più il loro modo di giocare", ha aggiunto Andreazzoli.
"Assenze? Penso a far esprimere al meglio la squadra"
Empoli dunque chiamato ai tre punti contro il Milan, nonostante le tante assenze: oltre allo squalificato Zajc, infatti, Andreazzoli dovrà rinunciare ad Antonelli (ex di turno), Acquah e Pasqual. "L'ideale sarebbe sempre avere tutti i calciatori a disposizione, ma io preferisco parlare di quello che posso controllare e non di infortuni, squalifiche ed assenze di qualsiasi tipo. Penso alla squadra che ho a disposizione e al modo di farla esprimere al meglio, sfruttando i giocatori che ci sono e avendo l’occasione di dare spazio a quei calciatori che sono stati meno utilizzati. Ogni scelta poi viene fatta rispetto agli avversari che adiamo ad affrontare, alla condizione della squadra. Per me però questo non è il preponderante, perché ce ne sono tanti altri più decisivi, come la partecipazione, l’applicazione e la reazione alle determiniate situazioni, oltre alla forza degli avversari", ha concluso l’allenatore dell’Empoli Andreazzoli.