Spal-Inter, Spalletti: "Squadra pronta mentalmente, voglio sentire anche in campionato la musica della Champions"
Il posticipo di domenica tra Inter e Spal, in programma al Mazza di Ferrara, chiude l'ottava giornata di Serie A. I nerazzurri hanno l'occasione di infilare la quarta vittoria consecutiva in campionato, che si sommerebbe ai due successi in Champions ottenuti contro Tottenham e PSV. Spalletti: "Il turnover mi garba poco, ogni partita è un esame"
Ne ho allenati tanti di giocatori, sono quasi al massimo come predisposizione. Vedere uno come Borja Valero che ha 45 anni, anzi ne ha meno, ma ha quel passato lì e sta fuori per 4-5 partite, entra per cinque minuti ma fa la differenza comunque, mi viene da avere predisposizione e dire più Borja Valero abbiamo come passione e disponibilità, mettendo l'Inter davanti a qualsiasi cosa, e più potremo fare una strada importante.
Io mi riferisco a lei che mi fa la domanda. Fin quando le nostre vittorie continueranno a far notizia, significa che ancora non siamo quelli che volevamo essere. Se si evidenzia che ora siamo stati bravi vuol dire che non è normale: alla Juventus non si fanno queste domande. Dobbiamo diventare quelli che mantengono questo tipo di passo per un lungo tragitto.
Si potrebbe sistemare qualcosa, ma non ci ho ancora pensato alle varie proposte. Mi viene difficile dare una risposta giusta, rischierei di fare confusione e già ne faccio troppa di mio.
Così stiamo alludendo solo al risultato, perché col Parma abbiamo fatto una buona partita. Dovevamo andare qualche volta in più alle spalle della loro difesa, ma poi non abbiamo rischiato quasi nulla: la prestazione non è stata molto diversa dalle altre dove siamo riusciti a vincere. Ciò che fa la differenza è il lavoro, l'attenzione, la disponibilità, credere in ciò che si fa. Non è un risultato o un episodio che può mandarci in confusione, l'Inter prende una strada e siamo tutti là a fare la stessa cosa.
Io sono soddisfatto della crescita quanto a mentalità e carattere della squadra. Con la Spal vedremo se questa mentalità che abbiamo evidenziato nelle ultime uscite è a pelle o sottopelle. Perché nel primo caso c'è il rischio che dopo un paio di docce ci vada via.
Stiamo lavorando nella maniera giusta e dobbiamo continuare così, mettendo più disponibilità e più attenzione. Non abbiamo ancora espresso il nostro massimo e queste vittorie non devono farci pensare di stare comodi: quando si è all'Inter ogni partita è un esame e dobbiamo dimostrare tutte le volte di essere da Inter. Abbiamo fatto risultati importanti, si è visto che siamo riusciti a mantenere questo equilibrio anche dopo essere passati in svantaggio perché talvolta questo ci ha fatto saltare il banco.
Mi garba poco il turnover, io nelle volte precedenti ho sostituito dei titolari della partita precedente con altri titolari della partita successiva. C'è una rosa ampia perché doveva essere così ed è ciò di cui discutevamo l'anno scorso: la rosa andava bene per la densità di partite che avevamo. Ci sono poi delle difficoltà a dover rimettere gli stessi 95 minuti ogni volta tre volte nella stessa settimana. La società ha lavorato benissimo e useremo quei calciatori. Che poi decida io per uno o per un altro, i calciatori devono sapere che in campo ci va sempre l'Inter.
Io lavoro con persone che possono pensare nella maniera corretta. Ci è capitato che abbassassimo il livello di gioco durante la partita. Sono sicuro che la squadra domani sarà pronta da un punto di vista mentale. Abbiamo recuperato ciò che avevamo perso all'inizio, ma dobbiamo completare con la partita di domani perché poi c'è la sosta. Conosciamo le insidie di questa partita, per cui la musichetta della Champions la dobbiamo sentire anche domani. Se Brozovic e Vecino corrono così tanto significa che gli altri reparti non li aiutano e hanno una fetta di campo troppo ampia e non va bene perché disperdono energie.
Centrocampisti: Gagliardini, Vecino, Nainggolan, Joao Mario, Borja Valero, Perisic, Brozovic
Attaccanti: Icardi, Lautaro Martinez, Keita Balde, Politano, Candreva
L'Inter arriva da tre successi consecutivi ed è da settembre 2017 che non riesce ad infilare quattro vittorie di fila in A. La trasferta con la Spal, prima della pausa per le Nazionali, è l'occasione di fare poker. I nerazzurri hanno un buon rapporto con le trasferte in questa stagione: ne hanno vinte cinque delle ultime sei in campionato (una sconfitta), mantenendo la porta inviolata nelle due più recenti (rispettivamente contro Bologna e Sampdoria): l’ultima volta che i nerazzurri hanno registrato tre gare senza subire reti fuori casa in A è stato nel settembre 2013.