Spalletti dopo Spal-Inter: "Grande capacità di reagire, è dote rara. Icardi? Cresce, ma può fare ancora di più"
Serie AL'allenatore nerazzurro dopo il 2-1 sul campo della Spal: "Abbiamo giocato bene, dopo la Champions ogni partita è rischiosa. La reazione? Possiamo contare su questa caratteristica, che è importantissima e rara". Su Icardi: "Può fare ancora meglio. Due punte? Ci si può arrivare"
SPAL-INTER 1-2: DOPPIETTA ICARDI, ANTENUCCI SBAGLIA UN RIGORE
L’Inter non si ferma e vola al terzo posto in classifica. La doppietta di Mauro Icardi non lascia scampo a un’ottima Spal e permette ai nerazzurri di fare un’ulteriore passo in avanti. Soddisfatto a fine partita Luciano Spalletti, che così ha parlato della gara: “Quando vinci una partita di Champions il nemico è che poi tutto diventi normale - ha spiegato - Bisognava fare delle scelte nelle quali quando cambi molto qualcuno può avere la sensazione di non giocare tra i titolari. Abbiamo messo quattro giocatori puliti andando per una via di mezzo, rischiando qualcosa specie con Vrsaljko visto che D'Ambrosio aveva un problemino. I giocatori l'hanno fatta bene, tenendo botta con forza; in qualche circostanza facciamo ristagnare la palla e non troviamo l'uomo libero, perdendo dei palloni dove loro hanno messo in pratica un forcing di alcuni minuti”. Sul ruolo migliore che può occupare Keita, poi: “È una sottopunta, va lasciato libero di interpretare il calcio come vuole. Ha una grandissima forza fisica e ha degli strappi di velocità, quando li fa deve recuperare. Quando strappa ti fa male, poi c'è la situazione devi sopperire perché te lo trovi fuori posizione, se no sarebbe un giocatore eccezionale. Avrei potuto usarlo nelle ultime partite, perché nelle qualità è un giocatore fortissimo; però ne ho diversi, quindi ho deciso di farlo recuperare. Ma quando è entrato ha fatto sempre bene, anche oggi ha fatto bene come nell'occasione del contropiede, ha strappato palla al difensore e lì potevi chiudere la partita. Sono quelle occasioni in cui ha forza e mantiene questa forza, non si imballa dopo dieci metri”.
"Borja ha giocato bene. La reazione? Caratteristica che hanno in pochi"
Sulla scelta di Borja Valero dall’inizio: “Dovevamo inizialmente montargli più addosso per evitare che i cinque dietro prendessero posizione tra terzino e punta esterna - ha continuato Spalletti - Quando si ammucchiano e riesci a soffocarli, non hanno possibilità di andare a prendere quelle posizioni che creano difficoltà. A volte abbiamo fatto bene, a volte abbiamo dovuto abbassarci e quindi dovevamo andare noi larghi sui terzini visto che i loro terzini portano palla e per recuperarla bisognava stare molto stretti visto che loro hanno due punte e il centrocampista che si inserisce. Quando recuperi, per riavere il vantaggio tattico devi palleggiare bene. Finché ce l'ha fatta, Borja l'ha fatto molto bene; poi loro sono molto forti fisicamente, hanno 6-7 corridori e sulle palle inattive sono fortissimi. Hanno anche rischiato nell'uno-contro-uno a metà campo”. Grande reazione dell’Inter: “Sicuramente, perché quando abbiamo trovato le squadre che ci creano problemi nell'intensità abbiamo concesso qualcosa come stasera. Ma quando la gara è tornata in parità la reazione per i tre punti c'è stata, ed è una caratteristica che hanno in pochi e la mia squadra non aveva. Ed è importantissima. Le due punte? Ci si può arrivare, ma quando c'è da abbassare la squadra di fronte ad avversari come la Spal deve entrare qualcuno tra i mediani. Anche Icardi oggi si è abbassato, anche se ha perso qualche pallone dove saremmo potuti uscire. Sta migliorando sotto questo aspetto, anche se deve fare qualcosa in più”, ha concluso.