Juventus, Paratici: "Ringrazierò sempre Marotta, un maestro. Ronaldo? È sereno e lo ha dimostrato"

Serie A

Da Rieti, dove gli è stato consegnato il Premio "Manlio Scopigno", il dirigente della Juventus ha parlato dell'eredità di Beppe Marotta, di Cristiano Ronaldo e di alcuni nomi caldi sul mercato. E ha poi rilanciato: "Orgogliosi di quanto fatto finora, ma siamo già a lavoro per migliorare ancora"

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Con l'addio di Beppe Marotta, Fabio Paratici cesserà di lavorare "dietro le quinte": per lui comincia (anzi, prosegue) un'esperienza che lo vedrà in prima linea per costruire una Juventus ancora più forte di quella attuale. Questo l'obiettivo, per bocca dello stesso direttore sportivo della Juventus, dichiarato ai microfoni di Sky Sport a margine della cerimonia di consegna del premio "Manlio Scopigno"."Siamo orgogliosi di quanto fatto finora - ha detto Paratici - ma siamo già proiettati nel futuro: vogliamo migliorare ancora. L'avvio super? Siamo contenti, ma le statistiche contano alla 38^ giornata. Soprattutto quella dei punti".

La dedica a Marotta

La Juve vuole spingersi oltre, dunque: può farlo anche grazie al lavoro svolto in questi anni, in particolare da Beppe Marotta. Il pensiero di Fabio Paratici è per lui: "Per me il dottor Marotta è stato un maestro, un padre putativo. Mi ha insegnato tutto quello che so e dedico a lui questo premio; lo ringrazierò sempre per quello che mi ha insegnato. Se dovesse andare all'Inter? Non sarei sorpreso - ha ammesso - perché è un grande dirigente. Spero sia felice, anche in un altro club italiano: negli ultimi anni è stato il migliore insieme a Galliani". Ma cosa comporterà, per Paratici, l'addio di Marotta? Lui risponde così: "Per una questione caratteriale mi sono sempre trovato bene a lavorare dietro le quinte, ora qualcosa cambierà. Ma renderò per rendere la Juventus sempre più competitiva".

"Cristiano Ronaldo è sereno"

Fabio Paratici ha poi parlato di Cristiano Ronaldo, in merito al particolare momento che sta vivendo a causa delle note vicende extra-campo: "Cristiano è sereno e lo ha dimostrato sabato a Udine. È un professionista eccezionale, un ragazzo ineccepibile dentro e fuori dal campo, nonché una persona impegnata nel sociale: gli abbiamo già mostrato tutto il nostro appoggio". Paratici è poi tornato sull'operazione che lo ha portato in bianconero: "Abbiamo avuto subito la sensazione che volesse solo la Juventus - ha aggiunto - e questo è stato un grande vantaggio. Il Real aveva un gentlemen agreement con lui, la nostra proprietà ha dato il via. E così è iniziato tutto".

Pogba e Milinkovic-Savic

Infine, Paratici ha parlato dei due nomi caldi per il centrocampo, più volte accostati alla Juve: Pogba e Milinkovic-Savic. Di quello che sarebbe un ritorno, ovvero del francese, il ds bianconero ha parlato così: "Vogliamo molto bene a Paul e siamo legati a lui, ma non ci abbiamo mai pensato e al momento non è nei nostri pensieri". Stesso discorso per il serbo: "Un bravissimo calciatore, ma non abbiamo parlato né con lui né con la Lazio".