Roma, per De Rossi frattura alla quinta falange piede sinistro

Serie A

Il capitano della Roma ha riportato durante la partita contro l'Empoli la frattura della quinta falange del piede sinistro, ma è rimasto comunque in campo sino al termine della sfida. Proprio come successo al serbo al derby. Dopo essersi sottoposto alle analisi, De Rossi ha poi fatto visita allo sfortunatissimo difensore della Primavera della Roma Calafiori

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Evidentemente i mignoli e i giocatori della Roma non vanno tanto d'accordo. Ma anche se dovessero saltare, nessun problema, il giallorosso di turno scenderà comunque in campo. E' quello che è già successo a Kolarov nel derby, ma è la stessa cosa che è capitata a capitan De Rossi nell'ultima trasferta, quella vinta per 2-0 contro l'Empoli. Il centrocampista della Roma, infatti, si è sottoposto nella mattinata di lunedì a un controllo a Villa Stuart che ha evidenziato la frattura della quinta falange prossimale (ovvero il mignolo) del piede sinistro, stessa identico problema che aveva afflitto il serbo prima del derby e che l'ha costretto poi a restare fuori dalla partita di Empoli. Ed è proprio lì, sul campo del Castellani, che De Rossi ha riportato la frattura, dopo un contrasto di gioco con un avversario al sesto minuto. Subito sostituito, penserete voi. E invece no. De Rossi è rimasto in campo, ha scortato i suoi compagni col suo spirito battagliero e li ha guidati alla quarta vittoria consecutiva tra campionato e coppe. Due giorni dopo, però, i controlli del caso e la diagnosi che lo costringerà a uno stop ancora da valutare in base all'evoluzione delle sue condizioni.

La visita a Calafiori

Al termine del suo controllo, poi, De Rossi ha voluto fare una grande sorpresa allo sfortunato giocatore della Roma Primavera, quel Calafiori grande promessa del settore giovanile giallorosso, che nella sfida di Youth League contro il Viktoria Plzen ha riportato una bruttisima rottura del ginocchio sinistro, per la quale saraà costretto a stare fuori per diversi mesi, con la prospettiva di dover passare attraverso 2-3 interventi chirurgici. Un vero gesto da capitano. Che, a volte, riesce a combattere anche il dolore.