Suso al Milan come con la Spagna: anche ieri due assist nel match amichevole vinto col Galles. Alcuni numeri sullo spagnolo classe '93, che per le sue qualità di assist man sta richiamando un paragone con un mostro sacro della storia del Milan
SUSO-HIGUAÍN, CRESCE L'INTESA: I NUMERI DELLA COPPIA ROSSONERA
Ci sono giocatori col gol nel proprio DNA. Altri invece, alla gioia personale preferiscono l’assist. E Suso è uno di questi. Da quando è stato lanciato nel Milan di Montella è diventato il più importante assist man dei rossoneri: sono 25 in poco più di 80 presenze col Milan. Già 6 in questa stagione, in 7 apparizioni. 3 solamente nell'ultimo match contro il Chievo. Suso fa l’assist, Higuaín segna: i due sembrano giocare insieme da sempre e non solamente da pochi mesi. In Europa - considerando i cinque maggiori campionati europei 2018/19 - lo spagnolo è secondo in questa speciale classifica solamente a Jadon Sancho, diciottenne inglese del Borussia Dortmund che ne ha realizzati 7. Anche ieri con la sua nazionale, nell’amichevole vinta per 4-1a Cardiff contro il Galles, il classe '93 ha dimostrato la sua capacità di lanciare a rete i compagni: 2 assist, uno per Sergio Ramos e uno per Paco Alcacer. Nel mezzo, ha colpito anche una traversa. Luis Enrique gongola, Suso scala le gerarchie. Con grandi probabilità che possa essere nuovamente protagonista anche lunedì in occasione del match di Nations League contro l’Inghilterra.
Il paragone con Rui Costa
Le prestazioni dello spagnolo stanno riportando alla mente le giocate di un mostro sacro della storia del Milan: Manuel Rui Costa. O Maestro, acquistato nel 2001 per 85 milioni di lire dalla Fiorentina, era l’uomo chiamato assist. Il perché? Semplice. In 192 presenze ha collezionato qualcosa come 65 assist, oltre a 11 gol. Tutto ciò in cinque stagioni a Milano. Nelle quali ha vinto una Champions, una Supercoppa Europea, uno Scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Suso deve ancora farne tanta di strada per poter vantare un palmarès del genere, ma sicuramente la sua abilità nel fare l’assist vincente per i compagni è ciò che più l’accomuna a Rui Costa. E che ha fatto riaffiorare alla mente dei tifosi milanisti questo paragone. Grazie appunto ad un DNA in comune col portoghese, in cui non c’è il gol bensì la capacità di semplificare, eccome, la vita ai compagni.