De Rossi: "Mi vedo allenatore. Rimpianti? Rigiocherei Roma-Samp del 2010"

Serie A
Daniele De Rossi vede un futuro da allenatore (Getty)

Il capitano della Roma ha parlato alla tv ufficiale: "Il derby ci ha ridato un po' di convinzione nelle nostre capacità. Una partita che rigiocherei? Quella della Samp nel 2010, marcherei a uomo Pazzini. Futuro? Ho già le idee chiare su cosa fare, mi vedo come allenatore"

ROMA-SPAL LIVE

ZANIOLO: "DE ROSSI E' UN PUNTO DI RIFERIMENTO"

Nicolò Zaniolo ne ha parlato proprio su Sky Sport: "De Rossi è un punto di riferimento nello spogliatoio, mi dà sempre molti consigli". Quelli giusti, di chi ha vissuto tanti anni a Roma e per la Roma. Dopo più di 600 presenze e 60 reti in giallorosso Daniele De Rossi è ancora lì, con la fascia di capitano al braccio e nessuna voglia di dire stop: "Appena sto bene, penso subito alla prossima gara". Non vuole essere un peso, una "zavorra" per la Roma. La ama troppo per poterlo essere. Attraverso un'intervista a Roma TV, De Rossi ha parlato un po' della sua carriera. 

"In futuro mi vedo allenatore"

Così il capitano della Roma: "Amo il ruolo di allenatore, è l’unico ruolo in cui mi vedo nel futuro. Dovrò capire se avrò voglia di sottoporre la mia famiglia allo stress dei risultati, della lontananza o degli spostamenti". Continua De Rossi: "Iniziate ad abituarvi all’idea che non giocherò più, non manca molto. La Roma va avanti però, è andata avanti dopo Di Bartolomei, Conti, Giannini. Anche senza Francesco, figuratevi se non si può superare il post carriera del sottoscritto! Se mi fa male il ginocchio per 5 giorni di fila, penso che voglio smettere e dico a mia moglie che questa estate ce ne andiamo in vacanza per tre mesi. Appena sto bene, penso subito alla prossima partita. Ma sono coerente con me stesso, non voglio essere un peso per la squadra, non voglio essere qualcosa che toglie, ho già le idee chiare sui prossimi anni. Non lo dico mai, mi tengo la libertà di poter cambiare idea". 

"Riogiocherei Roma-Samp del 2010"

Qualche rimpianto per De Rossi. Su tutti, la partita con la Samp del 2010, persa 2-1 con doppietta di Pazzini. Con una vittoria, probabilmente, la Roma avrebbe vinto il suo quarto Scudetto: "Rigiocherei quella partita e mi metterei in marcatura su Pazzini. Meritavamo quel trionfo. Poi ne rigiocherei altre in quella stagione, certo, se avessimo vinto altre gare non avremmo avuto bisogno di quei 3 punti con la Samp. Rigiocherei anche Liverpool-Roma: avevamo iniziato bene e poi è finita con uno scarto troppo grande rispetto a quanto visto in campo".

"Il derby ci ha ridato fiducia"

La Roma è reduce da quattro successi di fila, ha vinto anche il derby con la Lazio. Momento clou: "La vittoria nel derby ci ha dato convinzione in noi stessi, anche chi zoppicava a livello di prestazioni è rifiorito, guardate Lorenzo Pellegrini. Ha segnato di tacco ed è diventato un giocatore nuovo, spero rimanga così per altri 20 anni e con la maglia della Roma. Nei momenti no bisogna sostenere i giocatori, solo così giocheranno meglio". Infine, un commento sul suo rapporto con i colori giallorossi: "Se Roma si è legata così tanto a me significa che in campo ho sempre dimostrato di essere un calciatore forte, e di tenere alla Roma. Sono fatto in un certo modo, e questo mi ha creato del distacco con una parte di questa città, che magari ha provato a combattermi, ma al tempo stesso ha generato anche un amore forte con una gran parte di tifosi e di romani. In questa città vivo davvero bene".