Una delegazione della Lazio, composta dal portavoce Diaconale, il club manager Peruzzi e tre ragazzi della primavera con il sindaco Raggi, si sono recati in visita ai campi di sterminio di Birkenau e Auschwitz
Accuse ingiuste e un’associazione, tra la tifoseria biancoceleste e l’estrema destra, a cui la Lazio ha voluto dare una risposta forte. Per questo in giornata una delegazione della società composta dal portavoce Arturo Diaconale, il club manager Angelo Peruzzi e tre ragazzi delle giovanili, insieme al sindaco di Roma Virginia Raggi, si sono recati in visita ai campi di sterminio di Birkenau e Auschwitz, tra i simboli più toccanti dell’olocausto. “Questa visita serve a rispondere alle polemiche in merito alle dichiarazioni del presidente di una squadra tedesca che ha definito i tifosi della Lazio estremisti di destra e neonazisti. È ingiusto, sbagliato e inaccettabile e anche per questa ragione siamo venuti a rendere omaggio” ha spiegato Diaconale alla radio ufficiale del club.
L’importanza dei valori
Un anno fa, gli insulti antisemiti rivolti da una parte della tifoseria biancoceleste ai rivali della Roma avevano sollevato una serie di dure polemiche, alle quali Claudio Lotito aveva risposto condannando fermamente il razzismo, visitando la Sinagoga della capitale e annunciando un ciclo di visite ai campi di sterminio, per sensibilizzare le persone sulla tragedia che si consumò durante il secondo conflitto mondiale. “La visita è stata estremamente significativa, è in questo che consiste l’impegno preso dal presidente Lotito. È fondamentale la presenza dei giovani, affinché si possa rimanere sempre vigili sulle idee e sui valori portati avanti dai ragazzi” ha concluso Diaconale.