Napoli, Callejon: "Lo scudetto è il mio sogno per il 2019, ci crediamo. I gol? Arriveranno, per ora mi godo gli assist"
Serie ALo spagnolo ha rilasciato una lunga intervista, nella quale ha toccato diversi argomenti: dall'obiettivo scudetto al rapporto con Ancelotti, passando per l'astinenza da gol e la qualificazione in Champions, fino alla ormai celebre giocata "Insigne-Callejon"
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José Maria Callejon è ormai una colonna del Napoli. Ecco perché quando parla lui, si può affermare che a farlo sia un veterano: Calleti, come si fa chiamare, è una voce autorevole. In un’intervista a Radio Kiss Kiss, lo spagnolo ha parlato di sogni e obiettivi, del suo momento personale e del rapporto con Ancelotti: diretto e concreto, proprio come sta in campo. "La vittoria di Genova vale più di tre punti – ha detto – perché eravamo sotto e fermarci per la pioggia non ci ha aiutato. Lo scudetto? Ci crediamo tutti, è vero che lo diciamo da tanti anni, ma dobbiamo andare passo dopo passo e concentrarci su ogni partita, come ha detto Ancelotti. Ho tanti sogni per il 2019, uno è sicuramente vincere lo scudetto". Già, Ancelotti, un altro allenatore con cui Callejon si trova benissimo: "Ci trasmette calma, allo stesso tempo ci impone di dare il massimo. La sua esperienza a grandi livelli si nota molto. Sono più felice con lui che con gli altri allenatori? No, anche con Benitez e Sarri lo ero: io qui vivo bene". Così bene da restarci 6 anni: "Quando mi chiamò Benitez fui felicissimo di venire qui: a Napoli sono felice, la gente ti apre le porte di casa e ti fa sentire sempre a tuo agio. Una classifica di Marca dice che quella napoletana è la migliore tifoseria d’Italia? Non avevo dubbi".
"Mia moglie mi dice di svegliarmi e fare gol, ma io sono tranquillo!"
Una condizione di benessere, quella di Callejon, che si riflette anche in campo: "Forse col PSG ho giocato una delle mie migliori partite in carriera, sì. Stavo molto bene in settimana e finché le gambe mi aiuteranno, io continuerò a dare il massimo". Non aver perso contro i francesi è stato fondamentale per continuare a credere nella qualificazione: "Dopo il sorteggio sembrava impossibile passare il turno – ha ammesso – ma ora siamo lì. Battiamo la Stella Rossa e vediamo cosa succede". Una piccola macchia in questo avvio di stagione è la mancanza di gol: "Non mi dà fastidio, sono tranquillo. A volte mia moglie mi dice svegliati, devi far gol. In realtà me lo dice ogni giorno, ma sto bene perché comunque faccio assist ai miei compagni. Il gol arriverà, il calcio è così". Da spagnolo a spagnolo, da Callejon a Fabian Ruiz: "Gli dico ogni giorno che è fortissimo – racconta Callejon – perché ha tutto: fisico, tecnica e un sinistro spettacolare. È giovane e bisogna andarci piano, ma può arrivare lontano". Dove può arrivare anche il Napoli, anche grazie alla ormai celebre giocata Insigne-Callejon: "Non vi svelerò il nostro segreto, la conosciamo a memoria io e Lorenzo. Ora sta giocando più vicino alla porta, è più libero e ha il gol nelle corde. Può segnare in qualsiasi modo".