Il Principe a Sky Sport: "Zaniolo mi piace tantissimo, ma non lo vedo un trequartista. Mi rivedo in Pellegrini, ha la stessa capacità mia negli inserimenti. De Rossi rappresenta tutti noi tifosi, rappresenta la Roma"
Giovani, Nazionale e soprattutto Roma. La 'sua' Roma. Intervistato da Sky Sport, Giuseppe Giannini – storico e amatissimo ex calciatore giallorosso – ha affrontato diversi temi d’attualità, iniziando dal lavoro di Roberto Mancini da Commissario tecnico azzurro. "Mancini, come successo inizialmente anche con Ventura, ha intrapreso il suo percorso che è quello di inserire anche dei giovani nella Nazionale maggiore. Roberto segue l'U20, l'U21 e poi inserisce di volta in volta i giovani per fargli conoscere l’ambiente e fargli capire le responsabilità", ha ammesso il Principe. Giannini ha poi proseguito: "A me piace tantissimo Zaniolo, però non lo vedo come trequartista: non ha lo spunto, l'agilità e la rapidità che magari un allenatore chiede a un giocatore per fare questo ruolo. Lui è un pochino più compassato, ha più forza, buon fisico: lo vedo meglio come mezz’ala sinistra o esterno nei quattro di centrocampo".
"Mi rivedo in Pellegrini. De Rossi presenta tutti noi tifosi"
"Paragonano Lorenzo Pellegrini e me per alcune caratteristiche? Quest'anno dopo il gol nel derby è cambiato, è diventato un giocatore diverso, più spensierato, con più personalità, rischia di più. Quando un giocatore fa questo significa che si sta avvicinando alla maturazione. Lorenzo ha grandi doti di inserimento e credo che questa sia la qualità che lo avvicina di più a me", ha continuato l'ex giocatore della Roma. Giannini che ha poi parlato così di De Rossi: "Daniele rappresenta un po' la Roma, rappresenta il cuore e i colori giallorossi. Ha sempre messo prima il cuore e poi la faccia e quando un giocatore fa questo significa che ci tiene, che è anima e corpo all’interno di questa società. Lo è sempre stato dall’inizio, perché ha fatto le giovanili, poi è diventato capitano, ora sta quasi concludendo la carriera - anche se spero che questo accada il più tardi possibile - e ogni volta che è entrato in campo ha sempre rappresentato tutti noi tifosi. Perché io adesso sono un tifoso", ha concluso.