Parla il presidente del Napoli: "Siamo il 19° club al mondo e non abbiamo debiti, magari non batteremo mai la Juve ma con il loro fatturato anche io avrei vinto 10 scudetti. San Paolo? Non è lo stadio che vorrei, ma lì c'è la storia di Maradona e non voglio cancellarla"
Secondo posto in campionato a -6 dalla Juventus e ancora in piena corsa per la qualificazione agli ottavi di Champions League nel girone difficilissimo con Liverpool e PSG. Il Napoli prosegue il suo percorso di crescita con Carlo Ancelotti, arrivato dopo l'ottimo triennio con Maurizio Sarri. Da anni gli azzurri sono la principale antagonista della Juventus e stanno provando a farsi strada anche in Europa, in attesa di qualche trofeo importante. "Siamo la diciannovesima squadra al mondo, non abbiamo debiti e siamo un modello virtuoso – ha dichiarato il presidente Aurelio De Laurentiis a un convegno – Forse non riusciremo a battere la Juventus, ma con quel fatturato avrei vinto anche io 10 scudetti. Noi ci siamo andati molto spesso vicini".
"Il San Paolo non è lo stadio che vorrei, ma c'è la storia di Maradona"
De Laurentiis ha poi parlato anche della questione San Paolo: "Dal 1990 allo stadio non è stato fatto nulla, ci troviamo in una struttura brutta e traballante e con un milione di viti mai registrate. Non è il San Paolo lo stadio che vorrei, ci metto due secondi a comprare terreni e a farne uno nuovo in 18 mesi ma poi penso che questo è lo stadio di Maradona e Maradona è l'unica parte importante del calcio napoletano e non vorrei dimenticarlo. Vedo una Regione molto attiva. Avevo detto che cambiare la pista era inutile, ho pregato il presidente della Regione di mettere a disposizione altri 15 milioni per i bagni e per i sediolini ed è avvenuto. Ora devo andare al San Paolo per la storia dei sediolini, non cambiamoli quando stiamo giocando. Il comune invece mi chiede 1,8 milioni l'anno, non ho firmato la convenzione e sono andato a domanda individuale. Non ho firmato perché non mi sono stati restituiti i soldi dei tornelli, si è creata una situazione urticante e non si è mai trovata una soluzione signorile. Mi sembra assurdo che il Comune non faccia i lavori e che se io devo invitare a cena i signori del Psg o del Liverpool mi debba inventare una cena facendo venire un camion con la cucina dentro e creare qualcosa in cui non faccio vedere le situazioni del San Paolo".