Atalanta-Napoli, storia e ricorsi di una sfida imprevedibile: Gasperini, la bestia nerazzurra

Serie A

Tanti spunti evocativi accompagnano l’attesa della sfida tra Atalanta e Napoli che chiuderà la 14^ giornata di Serie A. Dalla monetina di Alemao del 1990 ai precedenti recenti tra Gasperini e gli azzurri che vedono l’allenatore uscire vincitore tre volte su cinque

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Una sfida dal risultato imprevedibile: Atalanta - Napoli negli ultimi anni è sempre stata una gara che dava l’impressione di poter finire in qualsiasi modo. Non è un caso che gli ultimi cinque precedenti tra le due squadre quando si è giocato all’Atleti Azzurri d’Italia dicano due vittorie per parte e un pareggio. L’ultimo lo decise Mertens, con un gol discusso per una presunta posizione di fuorigioco: bastò quel guizzo, al Napoli, per superare i nerazzurri. Ma nella stagione 2016/17 fu l’Atalanta a prevalere, grazie alla rete siglata da Petagna: per molti è da collocare lì l’inizio della rivoluzione bergamasca, che sotto la guida di Gian Piero Gasperini si è trasformata da squadra coinvolta nella lotta salvezza a formazione in lizza per un posto in Europa League. L’allenatore peraltro ha una tradizione positiva contro il Napoli da quando è alla guida dei nerazzurri: in cinque confronti, di cui uno in Coppa Italia, sono arrivate tre vittorie. Una vera e propria bestia nera, dunque, durante la gestione di Maurizio Sarri. Per questo l’attesa è ancora maggiore, per capire se i giovani di Gasperini riusciranno ad imbrigliare anche la squadra di Ancelotti. Tra questi due allenatori quattro precedenti, con due vittorie per l’attuale allenatore del Napoli, un pareggio e un successo per Gasperini: tutti quando guidavano rispettivamente il Milan e il Genoa. Altri tempi, altra intensità, altri giocatori.

Un test verso Liverpool

I ritmi di gioco proposti dall’Atalanta ricordano molto quelli che generalmente si vedono in Premier League, per una partita che come da usanze inglesi si giocherà di lunedì sera. Una squadra votata all’attacco, con due esterni a tutto campo e la fantasia di Gomez e Ilicic alle spalle di Zapata o Barrow. Lo sloveno, tuttavia, sarà assente contro il Napoli perché squalificato: al suo posto ci sarà con ogni probabilità Rigoni. Comincia da Bergamo, dunque, il percorso di avvicinamento del Napoli alla decisiva sfida contro il Liverpool in Champions League, dove si saprà se gli azzurri riusciranno o meno a conquistare gli ottavi di finale. Dopo l’Atalanta, la squadra di Ancelotti dovrà affrontare poi il Frosinone nell’anticipo delle 15 del sabato. L’ambiente, anche in virtù di un distacco con la Juventus che pare già insormontabile, pensa già alla gara di Anfield. Squadra e allenatore, invece, dovranno essere bravi a tenere alta la concentrazione nei due impegni che ci sono nel mezzo.

L’episodio della monetina di Alemao

Chi pensa ad Atalanta-Napoli non può non rievocare l’episodio che ha reso celebre questa sfida e acuito la rivalità tra le tifoserie. È l’8 aprile del 1990, e come al solito in quegli anni a darsi battaglia per lo scudetto con gli azzurri di Maradona c’era il Milan. I rossoneri erano avanti di un punto e sia in Bologna-Milan che in Atalanta-Napoli non ci schioda da un doppio 0-0 che manterrebbe invariate le distanze. Tuttavia, a un quarto d’ora dalla fine, dagli spalti viene lanciata una monetina che colpisce Alemao sulla testa. All’epoca era molto più frequente l’assegnazione di una vittoria a tavolino in casi di questo tipo e spesso si forzavano situazioni di questo tipo per conquistare i due punti. Il giocatore del Napoli venne portato in ospedale, venne assegnata la vittoria agli azzurri ma il Milan mise a disposizione i propri legali per sostenere il ricorso dell’Atalanta contro questa decisione. Niente da fare, la giustizia sportiva confermò lo 0-2 a tavolino, il Napoli sorpassò il Milan e si lanciò verso la vittoria dello scudetto. E il brasiliano, per ironia della sorte, due anni dopo divenne un giocatore dell’Atalanta, dove rimase per due stagioni.