Napoli, De Laurentiis: "Ad Anfield come in una fossa dei leoni, possiamo solo vincere. Ancelotti ci dà tranquillità"

Champions League

Parla il presidente azzurro: "Ad Anfield sarà come giocare in una fosse dei leoni, può succedere veramente di tutto. Ancelotti è sereno e trasmette tranquillità, mi ha confermato l'idea che avevo di lui. Hamsik è una bandiera, non ho mai voluto cederlo. Sto aspettando Meret, farà grandi cose"

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Nove punti in cinque partite, primo posto in classifica da imbattuta e al San Paolo un altro successo per 3-1 contro la Stella Rossa: tutto questo non è ancora bastato al Napoli per ottenere la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Gli azzurri stanno guidando il girone infernale con PSG e Liverpool, ma ora sono costretti ad andarsi a giocare la qualificazione ad Anfield. Aurelio De Laurentiis ci crede e non ha paura, anche perché il Napoli ha dimostrato di potersela giocare con tutti grazie alla mentalità europea portata dal nuovo allenatore: "Con Ancelotti sono cinque anni che ci sentiamo e ci vediamo e, quando è venuto, ho capito che era tutto vero quel che io avevo intuito – ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport – Una persona straordinaria, che non ha niente da dimostrare. Divento matto quando vedo gli allenatori, nelle varie panchine, che stanno lì a dire 'Oddio'. Lui no, magari lo fa quando la squadra non risponde alle sue indicazioni. Però è una persona distesa e serena, che dà anche agli altri tranquillità. La sfida con il Liverpool? Può succedere di tutto, in un teatro del calcio come Anfield che è una cosa terribile, nel senso che veramente saremo nella fossa dei leoni. Ma dipenderà anche da quel che succederà nell'altro stadio del nostro girone. Ma siam tra color che son sospesi, c'è solo una strada ed è vincere, questa è la verità".

"Hamsik una bandiera, aspetto Meret"

Contro la Stella Rossa è arrivato il primo gol stagionale di Marek Hamsik, a segno in maglia azzurra per il 12° anno di fila. "Ho dei ragazzi straordinari che sono con noi da tanti anni, tra questi Marek che non abbiamo mai venduto – prosegue - Una volta mi chiamò Moratti, che mi chiese Hamsik e gli risposi di no. Poi mi chiamò Allegri che lo voleva al Milan e, successivamente, anche alla Juventus e anche in quell'occasione la risposta è stata negativa. Hamsik è una bandiera del Napoli. I nuovi? Palpito per questo Meret, che mi sta veramente a cuore. Non è stato ancora fortunato, ma se la sta pregustando. E quando, secondo tutti quanti noi, dovrà entrare in gioco, darà una prestazione incredibile e da manuale".