Inter, Icardi: "Juve o Real? Rinnovo e vinco con i nerazzurri. Il gol è la mia missione"

Serie A
L'esultanza di Mauro Icardi dopo un gol con l'Inter

L'attaccante argentino si racconta al Corriere dello Sport: "Vivo per il gol, segnare è la mia missione. Voglio vincere con l'Inter e quando sarà il momento rinnoverò. La Juve mi ha cercato la scorsa estate? Certe cose sono l'ultimo a saperle"

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Il concetto è di una semplicità quasi disarmante. "L'attaccante deve fare gol, il centrocampista gioco, il difensore deve difendere e il portiere parare", firmato Mauro Icardi. Ruolo centravanti, capitano dell’Inter, professione fare gol. Cosa che gli riesce benissimo. "Io penso che con i gol posso fare tanta strada, in questo sport conta fare gol, possibilmente uno più degli avversari. Si parla troppo spesso della mia partecipazione al gioco, che per molti è scarsa, insomma insufficiente, ma non mi frega niente di quello che dicono i giornalisti, i critici. Conosco un solo modo di aiutare i compagni e l’allenatore ed è quello di buttarla dentro", racconta proprio Icardi nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata al Corriere dello Sport. "Ho sempre vissuto per il gol, anche da piccolo ne segnavo tanti. Ho la capacità di farli, devo farli. Come la chiamate? Una missione? Ecco, è la mia missione. Ero questo alla Samp, sono questo da sei anni all’Inter. Ho fatto 100 gol in più rispetto a quando ero a Genova, ma come giocatore sono esattamente lo stesso di allora. Se qualcuno trova che non sia migliorato, pazienza", prosegue l'attaccante dell’Inter. Numero 9, capitano, leader. "Io urlo, ogni tanto alzo la voce anche con i compagni. Non è stata la fascia a cambiarmi, io sono così, fedele alle mie scelte e con degli obiettivi molto chiari", prosegue l’argentino.

"Messi? Al Mondiale la formazione la faceva Sampaoli"

Obiettivi chiari, come la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League da centrare: "E' vero che dipendiamo dal Barcellona, ma noi dobbiamo pensare al Psv. Il Barça gioca sempre per vincere, speriamo che non si prenda una pausa. Al massimo potrei chiedere un aiuto a Messi in Champions… Leo così influente in Nazionale? Non l’ho mai sentito nello spogliatoio dire all'allenatore cosa fare, e non impone i suoi amici. La formazione ai Mondiale la faceva Sampaoli", afferma Icardi. Che torna poi a parlare di Inter: “La squadra è più completa che in passato, sicuro. Abbiamo perso qualcosa all'inizio, nelle prime due, tre partite abbiamo lasciato per strada dei punti. Se avessimo giocato da Inter, avremmo avuto qualche punto in più. Quando pensavamo di aver trovato continuità c’è stata la caduta di Bergamo. Niente da dire, loro sono stati più bravi di noi", ammette l’argentino. Che presenta poi così della sfida dell’Olimpico contro la Roma: "Cercheremo di fare una buona partita perché sappiamo che se la sbagliamo la Juve si allontana e il Napoli anche. Le due davanti vanno forte. Ronado alla Juve? Solo i bianconeri se lo potevamo permettere".

"Voglio vincere con l'Inter. Rinnovo? Al momento giusto"

Icardi che dimostra di avere le idee chiare anche per quanto riguarda il suo futuro: "Se ho mai pensato di andare via? Questo lo deve dire la società. Io ho sempre chiarito i miei obiettivi: il primo, tornare in Champions con l’Inter e l’abbiamo raggiunta. Il secondo, vincere qualcosa con l'Inter. Rinnovo? Quando sarà il momento rinnoveremo, c'è tempo. La Juve ci ha provato la scorsa estate per me? Qualcosa ho sentito. Ma, vedi, io certe cose sono l’ultimo a saperle perché ho un solo interesse, fare bene il mio lavoro. Lo devi chiedere a Wanda e ad Ausilio. Giocare a calcio per me è la cosa più bella ed è un privilegio, il lavoro che sognavo. Se sento ancora le sirene del Real? Non mi sembra questo il momento giusto, visti i risultati. E poi sto bene dove sto". L'attaccante dell'Inter poi aggiunge: "Wanda sa bene quello che fa e dice, e cosa la gente vuole da lei. Sa stare in tv, conosce i giornalisti e ora è entrata anche nel mondo della moda, le piace da sempre. Wanda è furba, non ha bisogno di controlli, di lei mi fido totalmente. Mi conosce bene, sa quanto io tenga alla riservatezza e fino a dove può spingersi", ha concluso Icardi.