Genoa-Spal, Prandelli: "Gara in salita, espulsione Criscito esagerata. C'è molto da lavorare"

Serie A
Cesare Prandelli (lapresse)

L'allenatore rossoblu dopo il pareggio all'esordio contro la Spal: "Meglio nel secondo tempo, ci siamo dovuti assestare dopo l'espulsione. Rosso a Criscito esagerato, ma non c'era tempo per protestare. Impatto con la Var? Va accettata". Sulla squadra: "C'è molto da lavorare"

GOL E HIGHLIGHTS

PIATEK SALVA PRANDELLI AL DEBUTTO: GENOA-SPAL 1-1

Comincia con un pareggio la nuova avventura di Cesare Prandelli sulla panchina del Genoa. In 10 uomini dalle prime battute del match (espulso Criscito al minuto 11) contro la Spal, i rossoblù sono riusciti a rimontare la squadra di Semplici, agguantando l’1-1 con il solito Piatek. Soddisfatto, nonostante il pari, l’ex CT della nazionale, che ha sostituito Juric in settimana: “È stata una salita lunga - ha spiegato - con 80 minuti da giocare in dieci era impensabile risistemare la situazione in campo. Invece i ragazzi sono stati bravi con l'aiuto del nostro pubblico. Abbiamo fatto un ottimo secondo tempo. Siamo stati ordinati, con la voglia di andare a fare gol. Ci vuole tempo ma vorrei vedere la squadra più tranquilla nella costruzione di gioco e non cercare spesso lanci lunghi. C’è molto da lavorare ma abbiamo un'ottima base caratteriale e tecnica”. Sull’espulsione di Criscito: “A noi è parso molto esagerato ma in quel momento quando vedi il rosso devi capire come cercare di uscire a quella situazione difficile. Abbiamo cambiato assetto ma c'è stata la disponibilità nei ragazzi”.

"Var va accettato. Meglio nel secondo tempo"

Meno bene nel primo tempo il Genoa, poi la squadra si è assestata: “Nel primo tempo anche la comunicazione non è stata efficacia mentre nella ripresa, avendo avuto qualche minuto per spiegare, abbiamo accettato per esempio la posizione di Kouamé - ha proseguito Prandelli - Non dimentichiamo che due giocatori come Piatek e Biraschi hanno giocato 120 minuti giovedì. Sandro più Veloso? Siamo partiti con l'idea di avere un centrocampo a tre che potevamo ruotare. Dopo dieci minuti abbiamo dovuto cambiare e abbiamo messo in mezzo due centrocampisti con le stesse caratteristiche”. Sugli attaccanti, poi: “Dobbiamo creare una manovra. Non dobbiamo pensare di giocare sempre palla lunga, è un'alternativa che mi piace ma possiamo costruire e cercare la profondità con gli esterni”. Una battuta finale sul debutto col Var: “Va accettato. Quando ho visto il rosso ho iniziato a pensare a cosa fare per accettarla. Sul rigore è stato sofferto ma quando abbiamo visto che il pallone andava sul dischetto abbiamo pensato che giustizia è stata fatta. Bisogna accettarla il Var, è un modo democratico per avere un giudizio sul campo”, ha concluso.