E' scomparso a 72 anni l'ex portiere biancoceleste, uno dei protagonisti della "Banda Maestrelli" del 1974. Quasi 200 presenze con la Lazio, ha giocato anche con Ascoli, Monza, Novara e Lecco. Era malato da tempo. Inzaghi: "Conservo un bel ricordo, fu importante per il mio inserimento"
Una vita a testa alta, con una carica "pazzesca" nonostante la malattia. Chi ha conosciuto Felice Pulici lo ricorda così, sempre pronto a dire la sua e a parlare di Lazio. La sua Lazio. Quella con cui vinse lo Scudetto del '74, il primo della storia biancoceleste, con Maestrelli in panchina e Giorgio Chinaglia in avanti. Re Cecconi a centrocampo e Wilson in difesa. Uno squadrone che scrisse la storia. E tra i pali c'era lui, Felice Pulici, arrivato a Roma soltanto due anni prima, nel 1972. Il portiere che "parava anche l'aria". Pulici è scomparso a 72 anni a causa di una lunga malattia, la Lazio ha pubblicato un tweet per rendere omaggio alla sua memoria e alla sua carriera: circa 200 gare con i biancocelesti, ha giocato anche con Ascoli, Monza, Novara e Lecco. Nel 1983, con l'arrivo di Giorgio Chinaglia alla presidenza della Lazio, diventò direttore generale. Mentre tra il 1994 e il 1998 è stato responsabile del settore giovanile (anche dal 2003 al 2004). Una bandiera.
Inzaghi: "Pulici fu importante per il mio inserimento"
Le parole di Inzaghi dicono tutto: "E' una brutta notizia, l'abbiamo saputa poco prima della conferenza, la morte di Pulici tocca tutto il mondo Lazio". I biancocelesti piangono Felice Pulici, storico portiere dello Scudetto del '74. Prima di presentare la sfida contro l'Atalanta in programma lunedì, Inzaghi ha voluto ricordare il portiere, suo dirigente quando arrivò alla Lazio nell'estate del 1999: "Io ho un ricordo bellissimo di Felice, quando sono arrivato era nella società, un punto fermo per noi giocatori. E' stato molto importante per le nostre vittorie e per il mio insierimento a Roma. Colgo l'occasione per fare le mie condoglianze alla famiglia. perdiamo un grande laziale e un grande uomo".