Con un'altra splendida rete di tacco il capitano della Samp entra nella storia dei blucerchiati: eguagliato Montella a quota 58 gol, al 5° posto della classifica marcatori di tutti i tempi del club. A segno per l'ottava partita di fila di campionato, il 36enne fresco di rinnovo adesso sogna la chiamata del CT Mancini
Per apprezzare al meglio l'impresa sportiva di Fabio Quagliarella bisogna tornare indietro di due mesi: 28 ottobre 2018, nella sconfitta della Samp a San Siro contro il Milan (2-3), segnano Saponara e Quagliarella. Da quel momento, il numero 27 della Samp non si ferma più. Due mesi fatti di gol: a quello segnato ai rossoneri seguono le reti al Toro, al Genoa, al Bologna, alla Lazio, al Parma, all’Empoli e al Chievo, nel Boxing Day.
Non impiegato contro la Roma, l’11 novembre, Quagliarella è arrivato a infilare 8 gare di fila in Serie A facendo gol. L’ultimo italiano capace di raggiungere questo filotto era stato Vieri nel 2002. In assoluto invece - bravo chi se lo ricorda - ci fu Paulo Vitor Barreto: nella stagione 2009/2010, con la maglia del Bari, fece 9 gol concentrati in 8 giornate (dalla 15^ alla 22^) segnando in ogni giornata (in una delle quali fece doppietta). Ma Quaglia è anche uomo squadra: tra gol e assist, ha partecipato attivamente a 16 reti della sua squadra: solo Cristiano Ronaldo con la Juve (17) gli è davanti.
Nella storia della Samp: eguagliato Montella
Il capitano blucerchiato, con il gol segnato al Chievo, ha eguagliato Montella a quota 58 reti, al quinto posto della classifica marcatori all-time della Samp in Serie A. Per festeggiare questo traguardo, il numero 27 ha scelto il Chievo, la sua vittima preferita: ai veneti ha segnato la bellezza di 11 gol in 19 presenze in Serie A. E per poco non raddoppiava: i tifosi blucerchiati hanno ingoiato l'esultanza in occasione della sua punizione all'80', con il pallone che si stampa sulla traversa.
Il rinnovo fino a giugno 2020 e il sogno Nazionale
Questi numeri, suggellati dal rinnovo del contratto arrivato nel giorno di Natale (quale miglior regalo per i tifosi della Samp?) giustificano il prossimo obiettivo del bomber napoletano: la Nazionale del Mancio. Il CT azzurro, leggenda blucherchiata, ha dimostrato di avere un occhio di riguardo per i giovani, ma senza mai escludere a priori nessuno, premiando prontamente i giocatori più in forma, a prescindere dall'età, dal club o dal campionato di appartenenza. Quagliarella, 36 anni il 31 gennaio, ha tutto il diritto di crederci. È suo il titolo di "splendido vecchietto": nei cinque maggiori campionati europei in corso, è il terzo giocatore più anziano ad aver segnato almeno tre reti (davanti a lui ci sono Pellissier e Jorge Molina del Getafe). Non sappiamo se il suo sogno si realizzerà, ma di sicuro un gol di tacco con la maglia della Nazionale metterebbe tutti d'accordo.
Quando il tacco è recidivo: lo fece anche al Napoli
Se Higuita era associato allo scorpione, la mossa di Quagliarella è senza dubbio il tacco. Un modo di segnare che lo ha contraddistinto negli anni e del quale lui ha spiegato la ricetta: "Bisogna provarci sempre, fregarsene se poi va male. Anche perché se va bene arrivano gli applausi". Quest'anno, prima della magia al Chievo, c'era stato anche il gol dell'ex di tacco: a Marassi contro il Napoli, in quella occasione senza esultanza.