Milan, Leonardo: "Mai pensato di cambiare Gattuso. Dal Chelsea nessuna richiesta per Higuain"

Serie A

Durante una chiacchierata con i giornalisti della carta stampata nella sala del camino di Milanello, il dirigente brasiliano ha confermato la fiducia a Gattuso, spazzato le nubi sul futuro di Higuain e chiarito le strategie di mercato dei rossoneri

MILAN-SPAL LIVE

“Non abbiamo mai pensato di cambiare Gattuso". Solo tre punti e nessun gol all'attivo per il Milan nelle ultime quattro di campionato. Una crisi, quella del Diavolo, accertata dai numeri. Gli stessi che, però, ancora non condannano Gattuso, sempre in corsa per il vero obiettivo stagionale dei rossoneri, ovvero la qualificazione in Champions. Sono solo 3 infatti i punti di ritardo dalla Lazio quarta, un motivo in più per non buttare tutto nel cestino e continuare con l'ex centrocampista in panchina. La conferma arriva anche dalle parole di Leonardo e Maldini durante il classico incontro con i giornalisti di fine anno: “Non abbiamo mai pensato di cambiare Rino, lo dimostra il fatto che non abbiamo mai cercato qualche altro allenatore", le prime parole del dirigente brasiliano. "Stiamo cercando di sistemare una situazione iniziata in un certo modo: oggi noi siamo in corsa per il nostro obiettivo, arrivare tra le prime 4. E noi Oggi siamo lì. Poi ci può stare che Rino dica di avere per le mani una macchina ancora da sistemare. La proprietà sa che siamo in questa situazione, ci vuole cooperazione e unione da parte di tutti. La scintilla per i tifosi dev'essere la comprensione del momento storico del Milan: il mondo rossonero è in difficoltà da anni, noi abbiamo appena cominciato un nuovo progetto, il nuovo Ceo è arrivato appena un mese fa"

Poi il capitolo Higuain, d'attualità più che mai vista la sua astinenza di due mesi e le voci di un forte interessamento da parte del Chelsea: "La crisi di gol per un attaccante può arrivare, è normale. Certo è molto più difficile gestire un attaccante quando non fa gol. Anche lui si deve ritrovare, sta vivendo una situazione diversa, anche perché ha lasciato una squadra come la Juve e oltretutto è andato via in prestito. Il nostro rapporto con lui è molto diretto, ha un ruolo molto importante per noi e lo sa: per noi deve essere un leader assoluto soprattutto per quello che ha vinto. Non abbiamo mai avuto dubbi su di lui, mai messa in dubbio la sua posizione in questa annata: non è cambiato niente. Chelsea? Non c'è stata alcuna richiesta, da parte di nessuno. Così come lui non ci ha mai chiesto di andare via. Lui è della Juve, abbiamo un’opzione a fine anno, non esiste niente. Si deve assumere la sua responsabilità e dimostrare il suo valore in campo, anche se ha sempre dimostrato attaccamento a questa maglia e a questo progetto"

Una soluzione per la crisi del Milan potrebbe arrivare dal mercato, ma Leonardo sembra essere cauto sull'argomento: "Secondo me mancano emozione e comprensione per riuscire ad aggiustare questa nostra tendenza e non credo che riusciremmo a risolvere tutto comprando 10 giocatori a gennaio. Poi le scelte saranno fatte in base ai momenti che vivremo: oggi il momento è delicato. Colpi in ogni caso non ci saranno. Noi dobbiamo vivere di opportunità, non di scambi e il mercato di gennaio è già molto complicato. Oggi abbiamo 30 giocatori in rosa, sicuramente ci vogliono delle uscite. Non compriamo perché non vogliamo, ma perché non possiamo. In ogni caso una cosa è certa: chi starà qui è perché vorrà stare, altrimenti arrivederci e grazie. André Silva e le parole di Caparrós su una sua permanenza a Siviglia? Non abbiamo ancora ricevuto segnali, è ancora presto."

Leonardo poi parla anche di fair play finanziario svelando un paio di retroscena: "Subito dopo aver preso Paquetà ad ottobre ci è arrivata una lettera di richiamo nella quale la Uefa contestava un investimento di quel genere. E tra l'altro, non abbiamo mai ricevuto i premi dell’Europa League. Quest’estate tra uscite ed entrate abbiamo speso pressoché zero: l’unico punto di incremento sul mercato è stato Higuaín. Higuaín è stato l’unico investimento vero, il resto son stati tutti scambi".

Parla anche Maldini

"Siamo assolutamente convinti di poter arrivare al 4º posto", le parole del direttore dello sviluppo strategico dell'area sport rossonera. "Ovviamente non siamo contenti di come sia andato questo mese nel quale abbiamo avuto grosse difficoltà, con tanti infortunati, passando molti momenti difficili a livello numerico. Malgrado questo ci aspettavamo qualcosa di più, e anche Gattuso lo sa. Dobbiamo cambiare atteggiamento in partita, non adagiarci, non sembrare una squadra da 6º posto. Da quando siamo qui non abbiamo mai giudicato ciò che c’era prima di noi: c’è una condivisione di obiettivi e fiducia. Higuaín? Non abbiamo mai messo in discussione la sua leadership, è una situazione nuova per lui. Con i giocatori siamo stati chiari: la Champions è vincolante."