Il Napoli soffre, ma ritrova la vittoria battendo 3-2 il Bologna. Azzurri per due volte in vantaggio con una doppietta di Milik, la squadra di Inzaghi pareggia prima con Santander e poi con Danilo. A tre minuti dalla fine Mertens segna il gol decisivo con un gran destro da fuori area. Ancelotti torna a -9 dalla Juventus. Omaggio del San Paolo a Koulibaly: dieci mila maschere con il volto del difensore squalificato e tanti striscioni contro il razzismo
NAPOLI-BOLOGNA 3-2
15', 51' Milik (N), 37' Santander (B), 80' Danilo (B), 87' Mertens (N)
NAPOLI (4-4-2): Meret; Malcuit, Albiol, Maksimovic, Ghoulam (68' Mario Rui); Callejon (83' Ounas), Zielinski, Allan, Verdi (57' Fabian Ruiz); Milik, Mertens. All.: Ancelotti
BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; De Maio, Danilo, Helander; Mattiello, Poli (79' Orsolini), Pulgar, Svanberg (71' Nagy), Dijks; Santander (42' Falcinelli), Palacio. All.: Filippo Inzaghi
Ammoniti: Malcuit, Allan, De Maio, Pulgar
Il Napoli non muore mai. Nonostante le tante assenze (cinque cambi rispetto alla sconfitta di San Siro), nonostante le pesanti squalifiche di Insigne e Koulibaly, la squadra di Ancelotti resta in partita fino alla fine contro un Bologna capace di pareggiare per ben due volte. A tre minuti dalla fine ci pensa Mertens a chiudere una settimana piena di polemiche e a riportare l’attenzione sul campo di gioco, dove il Napoli batte la squadra di Pippo Inzaghi per 3-2. Il match sembrava sotto controllo per il Napoli dopo il gol di Milik al 15’, bravo a concludere in mezzo a due difensori facendosi spazio di forza. Il Bologna reagisce al 37’ con un grande stacco di Santander, che manda in rete dopo una spizzata di Palacio. Al 51’ Milik trova nuovamente il vantaggio (doppietta personale) con un colpo di testa imperioso che sovrasta Mattiello. Il Napoli a quel punto abbassa il ritmo, sentendosi forse già sicuro della vittoria. Il Bologna non ci sta e all’80’ trova ancora il pareggio, ancora una volta con un colpo di testa, questa volta di Danilo. Sembra una beffa per gli uomini di Ancelotti, ma il giocatore simbolo degli azzurri prende la squadra sulle spalle e segna il gol decisivo a tre minuti dalla fine: Mertens parte dalla sinistra, si accentra e calcia forte con il destro, battendo Skorupksi (non perfetto nell’intervento). Il belga corre verso la telecamera e urla “Koulibaly”, dedicando il gol al compagno squalificato. Il modo migliore per chiudere il 2018, considerando anche le 10mila maschere con il volto del difensore senegalese con cui il San Paolo ha voluto idealmente abbracciare il proprio beniamino. Tutti uniti contro il razzismo. Con questo successo Ancelotti torna a -9 dalla Juventus capolista e a +5 sull'Inter terza in classifica.