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Mattarella: "Autorità e club devono debellare la violenza nel calcio. I teppisti non sono un modello"

Serie A

Il Presidente della Repubblica, nel tradizionale discorso di fine anno, ha rivolto anche un appello ai poteri pubblici e ai club affinché contrastino efficacemente i fenomeni di violenza dentro e fuori dagli stadi. Gli incidenti di Milano, prima di Inter-Napoli, hanno provocato l'ultima vittima di una serie di tragedie che hanno scosso il calcio

ARRESTATO MARCO PIOVELLA, CAPO ULTRAS DELL'INTER

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Nel tradizionale discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto un appello alle società sportive e alle autorità dopo gli ultimi episodi di violenza nel calcio: "Il modello di vita dell’Italia non può essere e non sarà mai quello degli ultras violenti degli stadi, estremisti travestiti da tifosi. Alimentano focolai di odio settario, di discriminazione, di teppismo. Fenomeni che i pubblici poteri e le società di calcio hanno il dovere di contrastare e debellare. Lo sport è un’altra cosa”. Il riferimento è agli scontri verificatisi lo scorso 26 dicembre, prima della sfida tra Inter e Napoli, che hanno portato alla morte di un tifoso dell'Inter e al ferimento di altri.