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Scontri Inter-Napoli, interrogatorio capo ultrà Piovella. Belardinelli forse investito da due auto

Serie A

Il capo ultrà arrestato il 31 dicembre nell'ambito delle indagini sulla morte di Daniele Belardinelli è stato sentito a Milano e spunta un'altra ipotesi sul ragazzo investito. Il legale: "Situazione delicata ma ottimisti". Proseguono sia la caccia all'auto che ha travolto Daniele, sia le identificazioni degli altri ultras. Uno dei quattro arrestati sarà sentito dal pm nei prossimi giorni

MORTE BELARDINELLI, LA RICOSTRUZIONE

Concluso l'interrogatorio di garanzia di Marco Piovella, il capo della curva interista arrestato lo scorso 31 dicembre in seguito all'inchiesta sugli scontri avvenuti a Santo Stefano prima della partita Inter-Napoli. Uscendo dall'Aula, il suo legale, Mirko Perlino, ha chiarito che 'il Rosso' "si è avvalso della facoltà di non rispondere in merito all'aggressione" e avrebbe però "chiarito alcuni aspetti dell'investimento" che ha causato la morte di Daniele Belardinelli. L'interrogatorio si è svolto al palazzo di giustizia di Milano, davanti al gip Guido Salvini ed è durato quasi 3 ore.

L'interrogatorio e la dinamica: travolto da due auto?

Piovella, come detto, secondo quanto fatto sapere dal suo legale, l'avvocato Mirko Perlino, si sarebbe limitato a chiarire le dinamiche dell'incidente che ha causato il decesso di Belardinelli e avrebbe parlato della morte di Daniele come di quella di un "fratello maggiore, amico fraternissimo". L'indagato ha ribadito di aver visto l'amico che veniva travolto da una vettura, dopo che era già finito a terra, avvalorando anche l'ipotesi che Belardinelli possa essere stato investito anche da una prima auto. Come già affermato nei giorni scorsi in Questura, Piovella ha ammesso la partecipazione al blitz contro i tifosi del Napoli ma non avrebbe risposto sul suo ruolo presunto di organizzatore. "Io mi occupo di coreografie nel direttivo della curva" si sarebbe limitato a dire. L'avvocato dopo l'interrogatorio ha presentato al gip un'istanza di scarcerazione.

Sul raid

Piovella avrebbe ribadito al gip di non essere l'ispiratore del raid come sostenuto da uno dei primi tre arrestati: "Lui non è assolutamente il capo -afferma Perlino-  organizza coreografie. Ha partecipato punto e basta". Proprio per  questo il legale si dice fiducioso: "Siamo in una fase delicata, molto delicata, ma siamo ottimisti". E, conclude, "abbiamo chiesto una  modifica della misura cautelare".

Le indagini sull'auto

Le indagini intanto proseguono roseguono sia la caccia all'auto che ha investito Belardinelli, sia le identificazioni degli ultrà. Entro la fine della settimana, da quanto risulta all'Ansa, sarà sentito dai pm anche uno dei quattro ultrà dell'Inter arrestati. Dunque prosegue anche la caccia all'auto scura, s'ipotizza un'Audi, che ha investito senza fermarsi il corpo dell'ultrà già a terra, come ha riferito lo stesso Piovella, testimone oculare di una parte dell'accaduto. "In merito all'autovettura ricordo che era una macchina scura - ha detto - di dimensioni che mi sono parse normali, ma su questi dettagli non ho certezze perché la mia attenzione era su Daniele". Gli investigatori stanno lavorando sulle immagini di auto che si allontanano subito dopo l’accaduto, mentre la Digos proseguirà nell'identificazione delle oltre 150 persone coinvolte nella maxi-rissa.