Juventus-Milan, Gattuso: "Higuain via? Lui non me l'ha mai detto. Oppure è un bravo attore. Cutrone ha il fuoco dentro"
L'allenatore rossonero alla vigilia della finale di Supercoppa: "Higuain giocherà al 90%, mi baso soltanto su quello che vedo durante gli allenamenti e lui sta bene ed è integrato. Non mi ha mai detto di voler andar via, ma se dovesse decidere di lasciarci non ci rimarrei male. La Juventus è più forte di noi, avremo bisogno di una grande prestazione. Sappiamo che ci sarà da soffrire, ma non voglio vedere che ci fermiamo alla prima difficoltà". Romagnoli: "Siamo più forti rispetto a due anni fa, vogliamo ripeterci. Le voci su Higuain? Sta dando il massimo come tutti noi"
In primis i calciatori, ora siamo più forti. Dovremo essere sempre concentrati, appena molli la Juve ti fa male. Non dovremo lasciare nulla al caso.
Non conta nulla in questo momento. All'inizio non volevo neanche parlare di Higuain, perché la cosa più corretta è parlare della finale. Non ci rimango male, anche io ho fatto il calciatore. Ci sono dei momenti, non possiamo giudicare i pensieri di una persona. Ognuno può vederla in maniera diversa. Vediamo cosa succederà, ma ora penso a godermi questa finale. Higuain al 90% giocherà, poi scopriremo in futuro cosa accadrà.
È impensabile che in 14 mesi siano riusciti a fare un impianto così. Ho giocato altre volte qui, 11 anni fa con il Milan e poi all'inaugurazione. Questa città sta cambiando, ma se non la vivi non puoi dare un giudizio definitivo.
Con un'organizzazione di squadra, con raddoppi nella zona che va a presidiare. Negli ultimi 6 o 7 anni è diventato incredibile. Quando giocava contro di me stava lì a fare lo show, ora ha smesso di fare lo show e fa le cose per farti male. Ora è una macchina perfetta, più invecchia e più va forte: questo ti fa capire che professionista è.
Non ne aveva bisogno, scalpita sempre e fa parte della sua indole. Quando entra a partita in corso ci fa fare il salto di qualità. Ce lo coccoliamo e bisogna fargli capire tante cose. Sta crescendo sotto tutti i punti di vista.
Bisogna parlarne con i dirigenti, noi facciamo il nostro dovere. Higuain è un grande professionista, si impegna con tutti noi in campo.
La Supercoppa. Poi è chiaro che ci vuole del tempo per smaltire delle delusioni, ma non siamo qui a fare calcoli e a pensare che conseguenze potrà avere.
Sta bene, è a disposizione. Vedremo domani se farlo giocare. Mi ha fatto vedere cose importanti già in Coppa Italia, ha margini di miglioramento importanti.
Non riesco a fare questi calcoli da quando sono in panchina. Da cinque anni cerco di essere credibile, di entrare nella testa dei calciatori. E oggi non penso a me, penso a cosa può essere questa partita per i miei giocatori. Tantissimi di loro sono giovani, so cosa mi stanno dando da un anno a questa parte. E voglio far capire loro che possiamo fare qualcosa d'importante.
Posso solo basarmi su questi tre giorni e dobbiamo essere orgogliosi da italiani. Significa che il nostro calcio non è morto. Siamo contenti che le donne potranno assistere alla partita e noi siamo grati a questo paese per l'accoglienza ricevuta.
Lasciamo stare le partite giocate da calciatore, lì ero molto più teso. La Juve è una grande squadra, da anni domina in Italia e in Europa. Ci giochiamo un trofeo, è sempre importante. Dobbiamo giocare la nostra partita con spensieratezza, giochiamo contro una squadra più forte di noi e contro CR7 ma non sempre vince chi è più forte. A noi servirà una grande prestazione, ne siamo consapevoli.
Sì, può essere la svolta. Per noi è un grande test, è sempre bello giocare partite così. Due anni fa abbiamo vinto, ora siamo ancora più forti e daremo il massimo per migliorarci.
DOMANDA A ROMAGNOLI – Come sono le sensazioni?
Molto buone, per noi è un'occasione per dare una svolta positiva alla stagione. Daremo tutto per vincere questa coppa.