Milan, Bakayoko a Sky: "Sogno di restare, Champions è possibile. Gattuso trasmette amore"

Serie A
Tiémoué Bakayoko a Sky Sport

Il centrocampista rossonero in esclusiva a Sky Sport: "Sogno di restare al Milan, è un pensiero fisso. La Champions è possibile, sono felice del quarto posto". Su Gattuso: "Ama i suoi giocatori e ci trasmette tutta la sua passione"

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Bakayoko si è preso il Milan. Dopo un periodo di adattamento, il francese è diventato una pedina imprescindibile nella formazione di Gattuso e sta trascinando i rossoneri a suo di ottime prestazioni. Il classe 1994, di proprietà del Chelsea e per il quale il Milan ha un diritto di riscatto fissato a 35 milioni di euro, ha parlato chiaro della sua volontà: “Restare definitivamente? Perché no - ha raccontato in esclusiva a Sky Sport - Restare a Milano è il mio sogno, il mio pensiero fisso. Ma ho un contratto con il Chelsea, quindi ora è difficile dire qualunque cosa”. Le sue qualità, intanto, stanno impressionando tutti: “La mia famiglia dice che la migliore gara che ho disputato è stata l’ultima contro il Napoli, ma a me è piaciuta anche la prima contro la Juventus. Non so se sono un leader, cerco di dare tutto me stesso per la squadra e per i tifosi, faccio il mio 100% perché ho un grande cuore. È comunque importante quando l’allenatore ritiene che tu sia un leader per la squadra, sono qui per aiutare il gruppo a fare il meglio possibile”.

"Champions possibile, Gattuso ama i suoi giocatori"

Dopo aver conquistato la semifinale di Coppa Italia, il Milan punta a mantenere il quarto posto in campionato: “Se la Champions è possibile? Si naturalmente - ha proseguito Bakayoko - Per quanto mi riguarda il Milan dovrebbe giocatore ogni stagione in Champions League. Sono felice di essere quarto in classifica in questo momento, ma so che Lazio e Roma non molleranno fino alla fine del campionato”. Su Gattuso, poi: “Non so se ha delle qualità… scherzo! Gattuso penso che ami i suoi giocatori e dia tutto per farli allenare bene. La sua dote è quella di trasmettere amore. Quando giocava non era il mio giocatore ideale, ma per favore non diteglielo… (ride, ndr). Lo dico con grande rispetto, perché ha vinto la Champions League, che è il mio grande sogno”. Una battuta finale anche sul capitolo razzismo e sul suo rapporto con Antonio Conte, che lo ha allenato al Chelsea: “Credo che nel momento in cui si cominciano a sentire i ‘buu’, tutti dovremmo fermarci. Conte si è comportato come un padre con me, porto molto rispetto nei suoi confronti. Tanti in Inghilterra mi hanno criticato, perchè evidentemente a loro non piacevo, non so perché, ma Conte mi ha sempre fatto giocare, difendendomi e dandomi fiducia. Per me è come un padre”, ha concluso.