Cresciuto nelle giovanili del Flamengo, il centrocampista del Milan ha voluto esprimere tutto il proprio dolore in seguito alla tragedia che ha colpito il club brasiliano: “Auguro molta forza alle famiglie e ai loro cari, che Dio conforti i loro cuori”
FLAMENGO, INCENDIO AL CENTRO SPORTIVO
Lucas Paquetà era arrivato al Flamengo nel 2007, quando aveva solo 10 anni. Tutta la sua formazione calcistica si è svolta in quel centro sportivo, con l’obiettivo di potersi aggregare un giorno con i più grandi. Ed erano probabilmente questi i pensieri dei giovani rimasti vittima di un incendio, insieme ad alcuni membri della dirigenza del club brasiliano, che ha colpito la struttura. Una tragedia che non poteva lasciare indifferente il centrocampista del Milan, che soltanto da pochi mesi è sbarcato in Italia, lasciando dopo dodici anni il Flamengo. Per questo, attraverso un post sul proprio profilo Instagram, il centrocampista si è espresso così: “La tristezza che questa notizia porta è immensa, ho trascorso 12 anni della mia vita in questo ambiente. Il desiderio di diventare un ragazzo del Ninho, sogni e traguardi interrotti da una tragedia a cui non si può credere! Auguro molta forza alle famiglie e agli amici, possa Dio confortare il cuore di tutti loro! Preghiamo”.
Il cordoglio del mondo del calcio
Chiaramente, la notizia non ha sconvolto soltanto l’ambiente brasiliano ma anche l’intero mondo del calcio. “Il nostro pensiero va alle vittime dell'incendio scoppiato nel centro sportivo del Flamengo. Ci stringiamo alle loro famiglie” ha scritto il Milan sui propri canali social. “Sconvolta da quanto accaduto nel centro giovanile del Flamengo, la Fiorentina piange la scomparsa dei ragazzi e dei collaboratori della squadra brasiliana. In questo momento di grande dolore, la società, gli atleti, il Settore Giovanile e tutta la dirigenza è vicina al Flamengo” è invece il pensiero del club viola. Unite nel cordoglio anche la Roma: “Il pensiero di tutta l’AS Roma è rivolto alle vittime dell’incendio che ha colpito il centro sportivo Ninho de Urubu del Flamengo e a tutte le famiglie coinvolte in questa tragedia”.