L'allenatore bianconero alla vigilia della gara di Napoli: “Ci giochiamo 2/3 di scudetto, è una partita importante per il calcio italiano. Ronaldo gioca, a centrocampo uno tra Emre Can e Bentancur. Il fatto che io sia andato via dai social la vedo una cosa normale, non capisco tutto questo clamore. Atletico Madrid? Critiche ingiuste, c'è ancora una partita di ritorno da fare. Arriveremo a quella sfida in ottime condizioni, ma la Champions dipende anche dagli episodi”
Non penso né al futuro né allo scetticismo dei tifosi. Nello stadio non avverto questa cosa. Poi i risultati, al momento, ci danno ragione, poi la negatività fa parte del calcio e purtroppo non ci posso far niente. Bisognerebbe fare un passo in avanti, ma è un'educazione che posso consigliare ma se non succede significa che bisogna cambiare qualcosa. Poi succedono cose gravi, i social sono uno strumento utile ma non per tutti. Quando succedono episodi di pedofilia e altre cose sono problemi anche dei social, perché la gente si nasconde.
Uno tra Emre Can e Bentancur sarà in campo.
Domani ci giochiamo 2/3 di scudetto, è questione di matematica. È una partita dove noi ci giochiamo tantissimo. A livello mentale è una soddisfazione andar a battere la seconda, confermando quel che stai facendo durante il campionato. Perché alla fine vince sempre la squadra più forte e regolare per arrivare a un tot di punti.
Sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Il Napoli ha 59 punti, può arrivare anche a 90 e sono tanti. La Juventus ha fatto un campionato importante. A questo punto loro avevano 10 punti in più, noi 4 in meno. Vincere il campionato non è semplice, domenica scorsa a Bologna avevamo trovato delle difficoltà e soprattutto nel girone di ritorno è tutto più complicato. Finché la matematica non ti dà la certezza non bisogna fermarsi, i campionati si vincono con la quotidianità mentre la Champions è tutt'altra cosa.
È un periodo così, capita a tutti gli attaccanti. Sono sereno. Dobbiamo ritrovare dei gol da parte dei centrocampisti, anche Bernardeschi ne deve fare qualcuno in più. E bisogna sfruttare meglio le palle inattive.
In Champions ci hanno dato per morti prima di essere eliminati, allora è uscita prima la voce che Allegri andrà via. Tra un po' parlerò con il presidente e decideremo il da farsi sul futuro, senza nessun problema. Ma in questo momento dobbiamo concentrarci su quel che succederà ora e sulla partita con l'Atletico. Ci servirà uno stadio intero a spingere una squadra, questa è la cosa più importante.
Arriveremo a quella partita in ottima forma. Sfrutteremo queste settimane per migliorare la condizione atletica. Bonucci e Chiellini miglioreranno sicuramente perché all'andata avevamo una sola partita nelle gambe, anche Mandzukic migliorerà così come tutta la squadra.
Dipende da quanti calciatori offensivi ci saranno e dai cambi che ho a disposizione. Se giocano Dybala e Bernardeschi con Mandzukic e Ronaldo avrò solo Kean in panchina, altrimenti uno tra Dybala e Bernardeschi sarà fuori.
Ronaldo sta bene e giocherà. Su Khedira bisognerà fare dei controlli, al momento non ci sono date di rientro. Speriamo di recuperare Douglas Costa contro l'Atletico Madrid. Cuadrado non rientra e gli altri sono fuori ancora.
Ora abbiamo una bellissima partita in campionato, poi ci saranno l'Udinese e l'Atletico Madrid. Successivamente ci vedremo con il presidente per fare un punto della situazione e parlare del futuro. Abbiamo fatto un grande cammino, siamo in corsa per il campionato e per la Champions League ma ci dispiace per la Coppa Italia. Può capitare in Champions di perdere una partita per 2-0, ma si erano creato delle aspettative sulla Juventus sbagliate, come se dovessimo andare a Madrid per vincere 3-0. Nelle mie 51 partite di Champions, la Juventus ha perso 11 volte, di cui due a Berna e a Siviglia dopo aver già passato il turno. Poi una l'abbiamo in casa con il Manchester, una a Monaco e le altre tra Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid, le uniche squadre sopra la Juve nel ranking. Ma ora bisogna parlare del Napoli, che sta facendo un grande campionato. Troveremo lo stadio pieno di gente che spingerà gli azzurri, dovremo farci trovare pronti per fare una bella partita, lucida, tecnica e d'intensità, sapendo che al San Paolo le partite non finiscono mai.
Non sono mai stato un fan dei social, come sono entrato ne sono uscito e non la vedo una cosa strana. L'altra sera non ricordo neanche che stavo facendo, mi sembra ero a cena, e ho lasciato. Ma la vedo una cosa normale, mi ha meravigliato questo clamore. Era semplicemente una persona che ha lasciato i social, tra l'altro pubblicavo appena un messaggio dopo ogni partita.
Ancelotti ancora senza Albiol, ci sarà Maksimovic con Koulibaly in difesa. Malcuit e Hysaj saranno gli esterni, con Meret a vincere il ballottaggio con Ospina in porta. Centrocampo titolare con Callejon, Allan, Fabiàn Ruiz e Zielinski. In avanti Milik preferito a Mertens per il ruolo di centravanti, con Insigne sicuro di una maglia da titolare.
Allegri in apprensione per la caviglia di Ronaldo nei giorni scorsi, ma il portoghese dovrebbe esserci regolarmente. Con lui, in avanti, Mario Mandzukic, con Paulo Dybala trequartista. A centrocampo prevista la presenza di Matuidi ed Emre Can ai lati di Pjanic. In difesa Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro davanti a Szczesny.
L'altro capitano, Lorenzo Insigne, ha invece parlato così a Sky Sport: “La sfida è sentita e il distacco e ampio ma proveremo a vincerla perché per noi ha un sapore speciale, così da fare un regalo ai nostri tifosi. È sempre bello segnare alla Juve”.
"Noi vogliamo chiudere il campionato e confermare di non essere primi per caso, loro vorranno riaprirlo e dimostrare di essere forti quanto noi. È sempre una partita difficile a Napoli, il distacco in classifica è merito nostro più che demerito degli altri": ha dichiarato Giorgio Chiellini sulla sfida del San Paolo.
Juventus 69, Napoli 56: sono 13 i punti di differenza tra le due squadre alla vigilia dello scontro diretto del San Paolo.
Alle ore 12.00 Massimiliano Allegri parlerà in conferenza stampa per presentare Napoli-Juventus.