Il Milan allunga momentaneamente sull'Inter battendo 2-1 il Chievo e si porta a +4 sui nerazzurri. Biglia torna titolare e segna il vantaggio dopo 31'. Hetemaj pareggia sul finale di primo tempo. Nella ripresa ci pensa il solito Piatek a regalare la vittoria agli uomini di Gattuso, quest'ultimo allontanato da Pairetto proprio dopo il vantaggio rossonero
CHIEVO-MILAN 1-2
31' Biglia (M), 41' Hetemaj (C), 57' Piatek (M)
CHIEVO (4-4-2): Sorrentino; Depaoli, Bani (88' Pucciarelli), Andreolli, Barba; Leris, Dioussé (77' Kiyine), Hetemaj, Giaccherini; Stepinski, Meggiorini (77' Djordjevic). All.: Di Carlo
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Conti (64' Calabria), Musacchio, Romagnoli, Laxalt; Kessié, Biglia, Paquetà (53' Calhanoglu); Suso (84' Borini), Piatek, Castillejo. All.: Gattuso
Ammoniti: Conti, Giaccherini, Sorrentino, Hetemaj
Una notte a +4 per evitare il controsorpasso dell'Inter (che affronta la Spal) e difendere con i denti un terzo posto che ora più che mai appare preziosissimo. Missione compiuta al Bentegodi contro un Chievo che ha venduto cara la pelle. Un Milan non brillantissimo è riuscito a risolvere un match giocato abbastanza sottoritmo, soffrendo la pressione della squadra di Di Carlo, addirittura rischiando dopo l'1-1 segnato da Hetemaj. Al Bentegodi ha fatto il suo rientro dal 1' Biglia con Gattuso che ha modificato la squadra che aveva sconfitto il Sassuolo con Suso, Piatek e Castillejo nel tridente offensivo e Conti sulla linea dei difensori. Come dicevamo il Milan ha faticato e non poco a imporre il proprio ritmo alla gara nonostante il possesso palla sia stato abbondantemente a favore della squadra di Gattuso. Chievo molto accorto e pronto a ripartire. La prima occasione rossonera ha portato la frma di Kessié (tiro fuori) e Piatek è stato annullato dalla difesa gialloblu per tutto il primo tempo. Come spesso accade in gare bloccate come questa solo un calcio piazzato avrebbe potuto rompere l'equilibrio. L'occasione per il Milan è arrivata al 31' quando Paquetà (anche lui non particolarmente ispirato) si è procurato un calcio di punizione dai 20 metri che Biglia ha trasformato in rete mettendo la palla all'incrocio dei pali e segnando così il suo secondo gol rossonero (entrambi su punizione, un terzo di quelli segnati in A, dieci su quinici, da calcio piazzato). Qualche minuto dopo la rete del vantaggio, l'arbitro Pairetto ha mandato anzitempo negli spogliatoi Gattuso per proteste. Sbloccata la gara, il Milan ha pensato troppo presto di avere vita semplice, ha abbassato l'attenzione e il Chievo ne ha approfitato con Hetemaj che di testa, sovrastando Conti, ha battuto Donnarumma. Nella ripresa un Milan un po' più convinto ha provato ad aumentare la velocità di gioco, Piatek è stato più coinvolto nella manovra e proprio un guizzo del polacco ha restituito ai rossoneri il vantaggio accordato dopo un "silent check" tra arbitro e VAR. Nell'ultimo terzo di gara, la squadra di Gattuso ha provato a gestire il match con il possesso palla e una difesa più attenta. Il Chievo non ha avuto la forza, e la qualità, necessaria per reagire. Il Milan si aggiudica una gara apparentemente semplice, ma difficile da gestire emotivamente, rafforza il terzo posto e per una notte resta a +4 dall'Inter.
Presenza numero 100 in Serie A con la maglia del Milan per Suso.
Statistiche e curiosità
34º confronto in Serie A tra Chievo e Milan: ampiamente avanti i rossoneri nel bilancio con 25 successi, sei pareggi e solamente due sconfitte
Il Milan ha vinto 21 delle ultime 24 partite di Serie A contro il Chievo (tre pareggi) e non perde un confronto con i veneti in campionato dal dicembre 2005.
Le uniche due vittorie del Chievo contro il Milan in Serie A sono arrivate in Veneto: quelle sono state le uniche due partite in cui i gialloblù hanno realizzato più di una singola rete contro i rossoneri in casa nel massimo campionato.
L’ultima volta che il Milan si è trovato al terzo posto in Serie A nel girone di ritorno risaliva all’ultima giornata del campionato 2012/13.
Il Chievo non ha trovato il gol nelle ultime quattro partite di campionato: al massimo i veneti sono arrivati a cinque in Serie A, nel 2005 e nel 2012.