Dopo il ko di Cagliari e il pari senza gol di Francoforte con l'Eintracht, i nerazzurri puntano a ripartire e a mettere al sicuro una posizione in zona Champions League. Le parole di Luciano Spalletti alla vigilia della sfida contro la Spal, con un occhio all'emergenza infortuni e al caso Icardi
Sono quelli che ho usato di più, hanno dato un contributo importante, facendo vedere la loro personalità e qualità, sia nel fisico che nella costruzione di gioco. Ma anche quando hanno giocato Miranda e Ranocchia, l'esito è stato lo stesso. È un modo di lavorare corretto di reparto che poi dà beneficio a tutta la fase difensiva della squadra. Davanti si può usare una giocata del singolo per determinare una giocata, dietro capita meno.
Considerando alcuni parametri, la Spal è da alta classifica. Noi vogliamo dare seguito ai buoni valori espressi nelle ultime uscite, per l'importanza del momento sono sicuro che la squadra darà un po' di extra.
No io ho tutto quello che mi serve a disposizione per fare dei risultati. La squadra sta rispondendo bene, e io domani mi aspetto un certo tipo di reazione da chi scenderà in campo e chi sarà in panchina.
Loro si sono sempre impegnati molto, qualche volta non li ho potuti scegliere. Ma fanno parte del ragionamento di prima: non è perché debbano fare più di quanto hanno fatto, io certe risposte me le aspetto normalmente perché puntiamo su tutti i componenti della rosa. Potranno scendere in campo.
Lo valuteremo strada facendo, lui per quanto lo conosco ci ha abituato a dei recuperi sensazionali, penso sia abbastanza difficile vederlo in campo nel derby. La differenza la farà la valutazione giorno dopo giorno, non possiamo dire di più adesso.
Io non tratto. Io vado ad esibire una professionalità per il ruolo che ricopro e le possibilità che ho, cercando sempre di fare il meglio per l'Inter.
Tutte queste situazioni servono per dimostrare di essere all'altezza. Non dobbiamo avere dubbi su quello che è il nostro futuro o il nostro pensiero o il nostro atteggiamento.
La cosa più importante è conquistare il risultato, poi si fanno tutti questi ragionamenti per la settimana che andiamo ad affrontare. La riflessione è corretta, la facciamo anche noi. La raccomandazione a Lautaro è stata fatta subito dopo che ha preso l'ammonizione precedente. Dovremmo riuscire ad evitare di prendere un'ammonizione perché ci si toglie la maglia.
Dalla squadra mi aspetto che sia pronta per qualsiasi eventualità, abbiamo dei calciatori che ci permettono di mettere in campo sempre l'Inter. Gli allenamenti sono importanti per tutti, però in quel caso conta il tuo trascorso: se si è sempre giocato per mesi, magari un periodo del genere può essere rigenerante. L'importante è che non ricaschi in un periodo di inattività perché potrebbe generare degli scompensi in termini di prestazione.
In questo momento non sono stato molto aggiornato dell'incontro di ieri, ma nessuno meglio di Marotta saprà gestire questa situazione. Dall'esperienza che ha, tutelerà tutte le parti, è giusto che chiediate a lui perché è lui che sta portando avanti questa possibilità di dialogo. Per quanto mi riguarda, io devo concentrarmi sul mettere in campo una squadra dai valori importanti, in linea con questo club e i suoi tifosi.
Conta molto, anche perché adesso i risultati sono più pesanti. Domani lo stadio sarà pieno di 65.000 numeri 1, sono come dei calciatori top per noi. L'anno scorso ci hanno creduto fino alla fine, ci stanno credendo anche quest'anno nelle nostre possibilità. Sarebbe bello festeggiare questo compleanno dei 111 anni tutti insieme, l'epilogo migliore che potrebbe venir fuori in questo momento.
Dovrò cambiare qualcuno dall'ultima formazione per forza, quando ci sono tanti impegni ravvicinati. Sostituirò dei titolari con altri titolari.
Io vi anticipo uno dei miei voti, Giacinto Facchetti: un giocatore europeo per ciò che metteva in campo.
Le ultime notizie su Perisic sono che sarà a disposizione anche se un po' affaticato. Keità negli ultimi allenamenti è filato tutto liscio e quindi è convocabile.