Domenica all'Olimpico i giallorossi contro il Napoli si giocano le chance per restare agganciati al treno Champions. "Mi aspetto un segnale forte - ha detto in conferenza stampa Ranieri, che è tornato anche sullo screzio nello spogliatoio di Ferrara fra Dzeko ed El Shaarawy - Una normale lite di famiglia". Il bosniaco ha chiesto scusa dopo l'episodio ed è stato multato dalla società
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Devono esserlo, nelle partite che restano abbiamo delle partite importanti, che possono aiutarci a ottenere l'obiettivo che tutti abbiamo in mente.
Sono cambiati molto con Ancelotti. Lavorano molto più in verticale e cercano tanto gli attaccanti in profondità. Noi dovremo essere bravi a lavorare tra le linee. Pressing a tutto campo? Non è facile, occorre avere la condizione fisica giusta. Bisogna essere anche bravi ad aspettare e gestirsi.
Ho diversi calciatori che stanno rientrando e mi fa piacere vedere che in questo momento di difficoltà tutti vogliono giocare e tutti vogliono esserci. Kostas però non è ancora con il gruppo e sarà con noi in campo oggi. Lui vuole giocare, però io devo valutare bene il tutto. Ho diversi calciatori al rientro e solo tre cambi a gara in corso.
Solo tattica. Loro sono abituati a fare un certo tipo di lavoro con gli esterni sul 4-3-3, mentre sul 4-4-2 ne fanno altri. A El Shaarawy avevo chiesto una serie di compiti nel primo tempo, però aveva avuto difficoltà a svolgerli.
Saranno fondamentali. Sentire il pubblico che rumoreggia per un errore può complicare tutto. Spero che i tifosi ci stiano vicino con fiducia e amore.
Naturalmente se ho fatto una comunicazione forte mi aspetto una risposta forte. Mi aspetto dai giocatori importanti, che giocano nella Roma una grossa risposta di carattere e personalità.
Assolutamente no, ho sempre seguito la Roma anche quando ero distante. Penso solo al mio lavoro e spero che dia i frutti sperati.
E' una lite normale, che può accadere in famiglia. Ormai è tutto già alle spalle.
Questa squadra è forte. Io mi auguro che i miei calciatori riescano a reagire bene a tutte le difficoltà.
Lentamente stanno tornando tutti a disposizione, a me piacerebbe averli al 100 per cento. Ma per come sono fatto io, preferisco non rischiare di perdere un calciatore per affrettarne il recupero e averlo a disposizione una partita dopo.
Per me Robin è un buonissimo portiere, mi piaceva già prima che venissi alla Roma. Ha la mia fiducia. Finalmente ho rivisto lo spogliatoio pieno. Chi era stanco ha fatto massaggi e cure. Oggi rivedrò tutti in campo e li ho visti belli propositivi e questa è la cosa più importante