Le parole dell’allenatore viola alla vigilia del delicato scontro contro la Roma: "Andiamo all’Olimpico per vincere, da Chiesa arrivano segnali positivi ed è convocato. Ranieri? Ho un bellissimo ricordo e lo ringrazio, grazie a lui mi sono indirizzato verso il ruolo di allenatore"
Roma-Fiorentina, vietato sbagliare. Una gara delicatissima per entrambe le squadre quella in programma all’Olimpico nel turno infrasettimanale: se i giallorossi sono reduci da due pesanti sconfitte consecutive, i viola non vincono addirittura dallo scorso 17 febbraio. Lo sa bene Stefano Pioli, che si è detto pronto ad affrontare nel migliore dei modi l’incrocio con Claudio Ranieri, uno dei suoi maestri. Intervenuto non nella consueta conferenza stampa, ma ai microfoni dei canali ufficiali del club, l’allenatore della Fiorentina ha presentato il match e ha parlato delle condizioni di Federico Chiesa, che torna a disposizione dopo essere rimasto fuori causa a seguito dell’infortunio accusato in Nazionale.
All’Olimpico per vincere, Chiesa c’è
"Sappiamo che andiamo ad affrontare una partita complicata – ha esordito Pioli a violachannel.tv -, ma abbiamo lavorato molto sui video e anche in campo. Usciamo da una gara dispendiosa dal punto di vista fisico e mentale, ma la squadra sta comunque bene e tutti quelli che erano a disposizione contro il Torino ci saranno anche con la Roma. In più recuperiamo Pezzella, che torna dalla squalifica, e Chiesa, che sta dando segnali positivi ed è quindi disponibile. Conosciamo perfettamente i nostri avversari, si tratta di una squadra costruita per qualificarsi alla Champions League. Anche se non stanno vivendo un momento semplice, ogni partita fa storia a sé. Noi, in ogni caso, abbiamo l’obiettivo di andare all’Olimpico per fare la migliore prestazione possibile e per vincere".
Grazie, Ranieri
In chiusura Pioli ha parlato in termini molto positivi di Claudio Ranieri, allenatore incrociato proprio nella sua esperienza da giocatore alla Fiorentina e divenuto decisivo per la sua formazione. "Rispetto al suo predecessore, Ranieri ha portato qualcosa di differente alla Roma, ma noi lo abbiamo studiato. Io di lui ho un bellissimo ricordo – ha concluso Pioli -, l’ho avuto proprio a Firenze quando avevo già 27-28 anni ed è stato decisivo. Con lui, infatti, ho iniziato ad essere curioso e ad approfondire le cose che facevamo. Così mi sono indirizzato nella scelta futura di fare l’allenatore".