Inter, Spalletti: "Icardi ha pagato giustamente, ora bene della squadra davanti a tutto"

Serie A

Spalletti sul rientro di Icardi: “Mauro ha pagato quel che doveva pagare, se non rispetti la squadra è giusto che stai fuori. Ma ora bisogna mettere l'Inter davanti a tutto, è rientrato e abbiamo a disposizione un attaccante in più. Ha fatto una buona partita, ma può fare meglio. La vicenda l'abbiamo gestita come volevamo: ognuno può metterci qualcosa di suo, ma le decisioni le prendono quelli che hanno un ruolo”

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È stata la notte dell'Inter, che ritrova il passo giusto per la Champions allungando su tutte le altre concorrenti. Ma è stata anche la notte di Mauro Icardi, che rientra e segna nel giorno in cui i nerazzurri vincono per 0-4 a Marassi contro il Genoa. Gol su rigore ed esultanza rabbiosa per l'argentino, autore di una buona prova negli 80 minuti in cui è rimasto in campo. L'ha commentata così Luciano Spalletti: "La partita di Icardi? La squadra ha reagito bene, mettendo l'Inter davanti a tutto – ha dichiarato l'allenatore nerazzurro a Sky Sport – Lui è rientrato dopo aver pagato quel che doveva pagare. Andava tenuto fuori, perché per rientrare si è rivolto a persone che non fanno parte della società. Lui non rispetta la squadra? Allora sta fuori. Poi chiaramente si mette davanti il bene dell'Inter, ora abbiamo a disposizione un attaccante in più che potrà darci una mano. Abbiamo conquistato tre punti pesanti per la corsa Champions dopo la sconfitta con la Lazio, ripristinando tutto. Poi Icardi ha fatto una buona partita, poteva fare un altro gol e potevamo metterci qualcosa di più nei presupposti per come è stato lo scorrimento. La squadra deve creare le occasioni per farlo segnare ma lui deve dare di più, se la costruzione è fatta in nove anziché in dieci si crea meno. La vicenda l'abbiamo gestita come volevamo, dal punto di vista del campo sono un cliente scomodo perché sono fatto così. Poi ognuno può metterci qualcosa di suo, ma le decisioni le prendono quelli che hanno un ruolo. Mi piace avere questo ruolo, situazioni del genere mi fanno toccare il cielo con un dito. Pensate che le parole di domenica sera siano casuali? Che quelle in conferenza siano casuali o me le abbia suggerite qualcuno? I rapporti umani sono fondamentali, poi chiaramente si fa anche l'allenatore. Faccio questo mestiere da tantissimi anni, ormai sono abituato".

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Sulla partita e sulla corsa Champions, aggiunge: "La gara l'abbiamo gestita affinché andasse così, la squadra ha giocato bene sin dal primo minuto. Ma abbiamo avuto pazienza, non ripetendo la partita frenetica fatta con la Lazio. Non è un momento facile per tante squadre, ce ne sono parecchie in lotta per la Champions. La differenza la farà la lucidità, la capacità di riorganizzare la strada. Bisogna dare tutto per il bene dell'Inter, per fare quei risultati che ci permettano di lottare fino in fondo. Il non qualificarsi ritira dentro tutti, non c'è nessuno che può dire 'non ci siamo qualificati per questo motivo'. La non qualificazione ci tira dentro tutti allo stesso livello, significa che tutti avremo fatto meno".