Ultimo in testa alle classifiche con "Colpa delle favole". E Olimpico sold out

Serie A

Il 4 luglio lo stadio di Roma sarà tutto esaurito e non per una partita di calcio, ma per Ultimo: il più giovane cantautore a esibirsi nello stadio di Roma, quello che lui ha sempre vissuto da tifoso giallorosso

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"Fateme tifa'" potrebbe essere il verso di una sua canzone. Perché Niccolò Moriconi, ovvero Ultimo, canta sempre la vita vera, la sua vita, e lo fa anche nel terzo album "Colpa delle favole" appena pubblicato e già in vetta alle classifiche. Il tifo per la Roma non è un dettaglio trascurabile, anzi, è uno dei fili che lo lega in modo profondo alla sua città, quella in cui sarà protagonista fra tre mesi. Il 4 luglio sarebbe una data perfetta per una finale della Coppa del Mondo, e invece l'Olimpico si riempirà per lui: il più giovane cantautore a esibirsi nello stadio romano, quello che Ultimo ha sempre vissuto semplicemente da tifoso sin da bambino, quando suo padre lo accompagnavo ogni domenica e lui usava la sua voce solo per sostenere la squadra del suo cuore. Questa estate non canterà in curva come spesso ha fatto negli anni passati, ma lo farà dal palco, in una data che è già da tempo sold out e che non poteva che chiamarsi "La Favola". Un po' quella che sta vivendo un altro Nicolò, Zaniolo, in cui Ultimo si rivede, come ha raccontato nella nostra intervista.

Francesco Totti

Se Zaniolo è il futuro della Roma, Totti resta un passato indimenticabile e il suo addio una pagina di sport che ha segnato la vita di Ultimo, convinto che quella piccola cicatrice rimarrà per sempre nell'animo di tanti romanisti. Questo però non può modificare né l'essenza né l'intensità dell'amore per questa squadra, complicata da sostenere eppure impossibile da abbandonare. Una passione che va al di là di qualsiasi risultato, per certi versi indifferente nella testa di un vero tifoso. Per questo Ultimo si sente di dire, anzi di cantare, sempre "Grazie Roma..." come il suo mito e ora amico Venditti, al quale non proverebbe mai a soffiare l'inno giallorosso. Perché soltanto allo stadio, intonando quelle note magiche magari dopo una vittoria, spesso anche gli ultimi che tanto piacciono a lui si sentono dei "re". Per questo, lui che al pubblico e alla critica dice "fateme cantà", stavolta é pronto a chiedere, anche in questo momento complicato per la squadra: "Fateme tifà"...