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Frosinone-Inter, Spalletti: "Perisic-Icardi? Rigore gesto di professionalità e amicizia"

Serie A

L’allenatore nerazzurro soddisfatto a metà dopo la vittoria dello Stirpe: “Dovevamo chiuderla prima. Anche quando non c’è il minimo pericolo, riusciamo ad andare in confusione”. Poi su Nainggolan: “Stiamo vedendo il Radja che conoscevamo”

L’INTER RIPRENDE LA CORSA: 3-1 AL FROSINONE

SPALLETTI-INTER, DIVORZIO NON COSI’ CERTO
 

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Sorride Spalletti, che con il Frosinone ottiene il terzo risultato utile consecutivo. La sua Inter è sempre più sola dietro Juventus e Napoli. La Champions, a sei giornate dalla fine, sembra essere un po’ più vicina grazie ai sei punti di vantaggio sulla Roma quinta. A sbloccare la gara dello Stirpe ci ha pensato Nainggolan, poi il raddoppio di Perisic su rigore. Un episodio particolare, dal momento che il rigorista della squadra è Icardi. Ma l’argentino ha deciso di farlo battere al croato. Alla faccia dei malumori fra i due: “E’ stato giusto così – ha spiegato Spalletti ai microfoni di Sky Sport nel post gara – si tratta di due calciatori che li sanno battere, così come lo sanno fare altri tre o quattro. Il loro è stato un gesto di professionalità e amicizia”. Poi spazio alla gara, che non è finita con il gol del raddoppio nerazzurro. All’ora di gioco, infatti, Cassata ha provato a riaprire il tutto, prima del gol a tempo scaduto di Vecino, che ha definitivamente fissato il punteggio sul 3-1: “Anche quando non c’è il minimo pericolo, riusciamo ad andare in confusione – commenta amaro l’allenatore nerazzurro – questo è un calcio che sa devastarti in alcuni momenti. Così rischi di raccogliere dei risultati che ti possono portare dei problemi. E all’Inter succede spesso. Quando pensi di averla in mano, allora abbassi la concentrazione e la solidità. Quando devi chiuderla, diventi timido”.

 

“Andava chiusa prima. Bene Nainggolan”

Insomma, contento senza dubbio. Ma Spalletti lo è a metà: “Questa era una partita difficilissima se messa sul piano della pressione. Loro non avevano niente da perdere. Giocavano solo per fare una bella figura in un contesto importante. Noi abbiamo inziato bene, ma non siamo riusciti ad essere costanti. Dipende molto da come palleggi basso, da come gestisci la partita con il possesso palla. Poi abbiamo una grande linea difensiva, che ci dà sempre un bel vantaggio. Detto questo, la partita andava chiusa prima. Ci sono capitate diverse situazioni facili per le nostre qualità. Probabilmente siamo fatti così, perchè questo difetto lo abbiamo presentato diverse volte". Chiosa finale su Nainggolan, che ha sbloccato la gara: “Stasera ha fatto il Nainggolan che conosciamo – spiega Spalletti – ha fatto bene come corsa, forza e presenza. Poi ha fatto un gran gol”.