L'allenatore dei rossoneri ha parlato alla vigilia della sfida col Parma: "Campo storicamente difficile. Ci giochiamo tanto. In settimana ho rivisto entusiasmo e tranquillità". Sul caso Acerbi-Bakayoko-Kessié: "Mercoledì potremmo entrare in campo tutti quanti abbracciati". Su André Silva che il Siviglia potrebbe non riscattare: "Ha scelto lui di andare via, ma ha caratteristiche importanti"
CASO ACERBI: MULTA DA 86.000 EURO AL MILAN E A BAKAYOKO-KESSIE'
LE PROBABILI FORMAZIONI DELLA 33^ GIORNATA
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No va tutto bene, al momento è una mia scelta perché manca da parecchio tempo in campo e bisogna avere anche la possibilità di non esporlo a possibili brutte figure. Si allena bene e ce la mette tutta, sta molto meglio e in questo momento deve avere la situazione giusta per metterlo in campo. Vediamo se sarà impiegato nelle prossime partite.
È qualcosa che stiamo provando, ma Suso ha sempre dato una grande disponibilità. A livello tecnico può dare tanto, e credo sia arrivato il momento di provare a fare qualcosa di diverso e ha tutte le carte per fare qualcosa di nuovo.
Io non scelgo nulla, non scelgo niente nemmeno a casa mia. Da giocatore a volte avevo una preferenza, ma spesso quando le avversarie giocano prima si pensa che bisogna fare risultato e si batte sempre lì. Più che altro penso che quando giochiamo alle 12:30 non facciamo grandi numeri, quindi dobbiamo fare una grande partita.
Se la si definisce così, loro ce l'hanno sempre la sfrontatezza. Hanno calciatori giovani ma che sanno leggere bene le situazioni, sono tecnici. Sicuramente il fatto di dar campo ad una squadra così e non avere la forza di contrastarli li mette in fiducia. Noi penso che in questo momento a tratti facciamo quello che ci piace fare e dobbiamo essere bravi a fare le cose non ci piacciono, come abbiamo fatto con la Lazio. Penso che quest'aspetto vada migliorato.
Non penso, credo che si tirerà avanti fino all'ultima giornata, i punti a disposizione sono ancora tanti.
Non so, sicuramente è una squadra in questa settimana si è allenata bene e con entusiasmo, c'è voglia di stare in campo e penso sia un aspetto molto importante.
Zapata l'ho visto bene anch'io, ma non so ancora dire nulla. Del resto, si è parlato tantissimo e qualcosa a livello mentale lo lascia, ma loro due sono forti di testa. Sanno di aver sbagliato e li ho visti bene.
Noi siamo l'unica nazione che ancora facciamo queste domande su arbitri e polemiche. Io non mi ricordo cosa ho mangiato l'altroieri, figuriamoci se ricordo questo episodio. Ripeto, siamo gli unici a ragionare sugli arbitri. Dobbiamo pensare a noi, io devo fare meno errori possibili. L'arbitro fa il suo mestiere e i nostri sono molto bravi, ci sta che qualche giovane possa fare qualche errore. Ma badiamo a noi stessi.
Il dato di fatto è che abbiamo solo 5 partite, vincendo anche agli ultimi secondi. Abbiamo fatto tante partite in cui potevamo vincere e invece non l'abbiamo fatto. Non penso sia una questione solo tattica o di mentalità, bisogna farsi trovare pronti senza sbagliare l'approccio iniziale.
Voi sapete cosa penso di lui, è voluto andar via perché voleva più spazio ma ho sempre detto che è un giocatore che per l'età che ha e le sue caratteristiche è molto importante.
Si può fare tutto nella vita, qui al Milan dopo aver alzato trofei si sta attraversando un momento di transizione. Ora ci sono tanti giovani che possono migliorare e quindi possiamo seguire quella stessa strada.
Il Tottenham non ha fatto mercato perché ha un gruppo consolidato e ha pensato allo stadio, la squadra si conosce a memoria. L'Ajax è da una vita che lavora in un modo incredibile e quella stessa cultura è stata portata a Barcellona. Penso sia una scuola importante e i giocatori sono sempre usciti fuori, in questo momento c'è un lavoro dietro che dura da anni.
Io non ne voglio parlare più, il Milan ha fatto quello che ha fatto da fare e ci siamo chiesti scusa. Spero che si possa entrare in campo tutti abbracciati per mettere le polemiche da parte. Da calciatore ho sbagliato più di una volta e penso che quando ci si assume la responsabilità poi sia tutto finito.
Il livello è alto, se si va a vedere il livello di Champions è molto alto e anche in Europa League ci sono state molte partite interessanti. Le società italiane hanno giocatori importanti ma la differenza la fa anche il potere economico e noi su questo siamo un passo indietro. Anche quando giocavo io le squadre inglesi davano l'idea di andare più forti. Tante squadre hanno più di un giocatore importante e questo fa la differenza.
Per nulla, assolutamente. Paquetà? È tornato in gruppo, si è allenato. Vedremo domani se ci sarà bisogno di lui. Anche Romagnoli è a disposizione.
La tranquillità, certe giocate, ho rivisto l'entusiasmo che era mancato. E domani bisogna riportarlo in campo.
Non capisco molto di ciclismo, possiamo parlare di corsa. È una partita importante in cui ci si gioca tanto e dobbiamo farci trovare pronti.
Noi dobbiamo sempre fare così, poi possono succedere tante. Abbiamo chiesto scusa sull'episodio post Lazio, ci siamo assunti le nostre responsabilità e più di questo non possiamo fare.
Non abbiamo finito di prepararla, la gara sarà difficile per le caratteristiche dell'avversario. All'andata abbiamo vinto senza meritarlo, può mettere in difficoltà e dobbiamo essere bravi a non sbagliare l'approccio. Ci giochiamo tanto, e anche loro perché non sono tranquilli. Ricordo quando giocavo che si faceva molta fatica lì, si dovrà battagliare.