Clima sempre più teso a Milanello. Dopo i richiami di allenatore e società, che avevano chiesto massimo impegno e professionalità, nella mattinata di mercoledì Bakayoko si è presentato con un'ora di ritardo all'allenamento. Gattuso, arrabbiatissimo, ha imposto il ritiro alla squadra fino alla partita contro il Bologna
Impegno e professionalità da parte di tutti, con un unico obiettivo, la Champions. Lo aveva ribadito martedì Ivan Gazidis, Amministratore delegato rossonero, in un discorso alla squadra. Ma nella mattinata di mercoledì a Milanello il clima è diventato sempre più teso. Con un nuovo caso Bakayoko: il centrocampista si è presentato all'allenamento con un'ora di ritardo, partecipando di fatto solo agli ultimi 10 minuti del lavoro con il resto della squadra. Un gesto che ha fatto infuriare Gattuso, che ha così deciso immediatamente di portare la squadra in ritiro punitivo per 5 giorni, fino alla sfida contro il Bologna. Una goccia, il ritardo del francese, che ha fatto traboccare il vaso. Un episodio che si è sommato ad altri, con diversi protagonisti, comportamenti generali che non erano piaciuti all'allenatore del Milan nell'ultimo periodo. Una scelta comunicata al gruppo alla presenza di Leonardo e appoggiata pienamente dal Club. La squadra ha provato a far cambiare idea all'allenatore, anche diversi giocatori hanno provato singolarmente a far tornare sui suoi passi Gattuso. Ma la scelta appare irrevocabile: appuntamento alle 16 di giovedì e ritiro fino alla sfida contro il Bologna lunedì sera. Bakayoko sarà nuovamente sanzionato dal Club con una multa molto pesante. E a questo punto il futuro del centrocampista può essere seriamente messo in discussione, con la società che potrebbe non esercitare il riscatto.
Prove di formazione
Intanto Gattuso ha provato nuove soluzioni in campo. Per la prima volta l'allenatore rossonero ha provato il 4-2-3-1, con Paquetà trequartista e il doppio mediano. A questo punto possibile il reinserimento a centrocampo di Biglia, vista la quasi certa esclusione di Bakayoko.