Dopo il pareggio raggiunto allo scadere l'allenatore del Genoa suona la carica: "Punto fondamentale per non perdere la fiducia. A Firenze gara particolare". Criscito, autore del gol dell'1-1: "Rigore? Sanabria mi ha chiesto il permesso, ma questa volta gli ho detto di no". Infine Maran: "Salvezza grande traguardo"
A MARASSI FINISCE 1-1. CAGLIARI SALVO
SERIE A: CALENDARIO - CLASSIFICA
Un punto importante, perché agguantato all’ultimo. Un pareggio che, però, non farà dormire ore tranquille al Genoa. La squadra di Prandelli, che non vince dallo scorso 17 marzo (2-0 con la Juventus), non va oltre l'1-1 con il Cagliari e ora potrebbe ritrovarsi in piena zona retrocessione a 90’ dalla fine della stagione nel caso in cui l’Empoli riuscisse a battere il Torino. Insomma, sarà un finale di campionato al cardiopalma: “Abbiamo sempre molta preoccupazione una volta entrati in area, c’è troppa ansia - ha spiegato Prandelli a Sky Sport nel post gara - abbiamo dato tutto contro una squadra che ha giocato per vincere. Ci giocheremo le nostre possibilità all’ultima gara. Questo pareggio è importante per non perdere la fiducia. Con al Fiorentina sarà per me una partita molto particolare ma conterà solo il risultato”. Il discorso scivola poi sull’analisi della partita: “Abbiamo preso gol al primo errore. Nel primo tempo abbiamo creato tanto ma devi buttarla dentro. Il rigore? Quando hai la fascia devi assumerti una responsabilità in più e Criscito lo ha fatto. Ho un gruppo di ragazzi molto serio che lavora sempre con grande concentrazione. Certi episodi ti fanno perdere la fiducia, per questo il mio dovere è far capire durante la partita che è necessario mantenere la calma. C’è sempre il tempo per rimediare ad una svista”.
Criscito: “Ero sicuro di segnare”
Un altro rigore allo scadere, una scena che si ripete. Se con la Roma, però, ad incaricarsi della battuta era stato Sanabria, a questo giro Criscito il pallone non lo ha lasciato a nessuno: “Ero sicuro di segnare – ha svelato nel post gara a Sky Sport – Sanabria mi ha chiesto il pallone ma questa volta ho detto di no. Dispiace, perché voleva rifarsi dopo l’errore con la Roma. Detto questo, abbiamo raccolto un punto importante. Adesso guarderemo tutti l’Empoli, speriamo bene. Il nostro è un gruppo fantastico. Sappiamo che ci sono delle difficoltà, soprattutto nel fare gol. A contare sono i gol e lì stiamo mancando". A penalizzare sotto questo punto di vista è stata la cessione di Piatek: “Un giocatore che faceva la differenza – ha continuato Criscito - faceva reparto da solo. Ma anche Sanabria ha fatto bene all’inizio, poi ha avuto qualche problema al ginocchio”. Chiosa finale su una salvezza che si giocherà negli ultimi 90’: “Paura? No, anche se la preoccupazione è normale. Bisogna lottare fino alla fine”
Maran: “Salvezza grande traguardo”
Sorride, invece, il Cagliari. Una vittoria sfumata alla fine, ma l’incubo retrocessione adesso è definitivamente sfumato: “Eravamo virtualmente salvi 3 o 4 domeniche fa, ma quando manca la matematica si crea sempre apprensione, soprattutto se l’Empoli continua a vincere – ha dichiarato Maran nel post gara ai microfoni di Sky Sport – nel momento in cui fai una partita così a Marassi vuol dire che sei concentrato. La salvezza è un grande risultato, perché dietro c’è molta competizione. Serviva carattere, abbiamo provato a vincere anche se il Genoa ha meritato il pareggio. Devo fare un applauso ai ragazzi in un momento in cui avevamo staccato la spina. E’ bello vedere esultare i magazzinieri e i massaggiatori, loro che sono l’anima del nostro club”. Con l’obiettivo in tasca è tempo di bilanci: “Abbiamo fatto una buona annata – ha continuato l’allenatore del Cagliari - avevamo raggiunto l’obiettivo con grande anticipo. Abbiamo avuto un momento difficile, in cui non riuscivamo ad arrivare a 12 giocatori per allenarsi. Ma il fatto che siamo riusciti a superarlo con grande coesione rende il nostro campionato ancora più positivo”. Decisivo Pavoletti, autore di un grande gol: “Contento per lui che ha fatto il suo record personale in A”. Un percorso che vede il Cagliari con cinque punti in più rispetto all’anno scorso. Merito di un grande andamento in casa, in trasferta invece ci sarà da migliorare: “Siamo andati in apprensione. Si è creata una sorta di fobia. Il nostro approccio è rimasto sempre il solito, ma lontano dai nostri tifosi abbiamo palesato qualche limite. La mia squadra sa che deve andare su tutti i campi con la propria identità. Dovremo crescere in questo”.