Morata: "Siamo il Milan, dobbiamo credere alla Champions League"

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L'attaccante rossonero in un'intervista a The Athletic: "Il Milan ha sempre avuto un ruolo importante nella storia del calcio, l'aria che si respira qui è diversa". Sull'inizio di stagione: "Stiamo trovando più meccanismi, ma il tempo per adattarsi è scaduto, dobbiamo farlo subito". Sulla Champions League, invece: "Dobbiamo crederci. Siamo il Milan e dobbiamo puntare a vincere tutto". Infine, su Leao: "È il miglior giocatore della squadra, abbiamo bisogno di lui"

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Alvaro Morata torna a parlare. L'attaccante spagnolo, all'interno di un'intervista a 'The Athletic', ha parlato della crescita della squadra rossonera: "Penso che stiamo trovando più meccanismi – ha detto –. Stiamo facendo le cose in modo più naturale ora. Abbiamo molti nuovi giocatori e un nuovo allenatore. Ma il tempo per adattarsi è scaduto, dobbiamo farlo subito". Sulla sua passione per il Milan: "Per me, il Milan ha sempre avuto un ruolo importante nella storia del calcio. Prima di venire a Milano tutti mi dicevano che l'aria che si respira qui è diversa. Basta venire a mangiare al ristorante qui a Milanello. Ti guardi intorno e vedi tutti i giocatori che hanno vinto cose per il Milan". Parlando proprio dei rossoneri, Morata conserva anche un regalo speciale: "Mia sorella – ha spiegato – mi ha regalato la maglia di Kakà, ricordo il suo gol contro il Manchester United (nel 2007). Ricordo anche gli scarpini che aveva".

"Champions? Dobbiamo pensare sia possibile"

Sulla Champions League, Morata non ha dubbi: "Dobbiamo crederci. Siamo il Milan e dobbiamo puntare a vincere tutto. Se perdi contro una squadra di vertice è perché è la Champions League, ma siamo obbligati a pensare di potercela fare. Se non ci arrivi, non ci arrivi, ma dobbiamo pensare che sia possibile. Nel calcio non si sa mai. L'anno scorso il Borussia Dortmund non stava andando bene in campionato o in generale. Hanno raggiunto la finale di Champions League e se non avessero colpito il palo sullo 0-0 forse sarebbero campioni d'Europa ora. Questa è la bellezza della Champions League. Ogni anno ci sono squadre che nessuno si aspetta, o giù di lì". E sulla pressione che un giocatore deve saper gestire: "È normale avere pressione giocando a San Siro, giocando in Champions League e ogni volta che indossi una maglia come questa. Ogni partita porta con sé responsabilità. È più un privilegio. Molti giocatori darebbero qualsiasi cosa per giocare per queste squadre e io sono stato abbastanza fortunato da giocare per molte di loro al massimo livello".

"Abbiamo bisogno di Leao. Il suo momento arriverà"

Su Rafael Leao, invece: "Rafa ha talento. È il miglior giocatore della squadra e deve solo continuare a fare quello che sta facendo. È solo una fase e, spesso, è così per i giocatori d'attacco. Un grande gol o uno facile saranno sufficienti per fargli ritrovare la fiducia. Non è facile. Tutto ciò che fa Rafa è una storia, ma è così importante per noi e abbiamo bisogno di lui. Lo sa perfettamente. Sta lavorando sodo ed è solo una fase. Il suo momento arriverà questa stagione e ci farà vincere".

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L'estate di Morata, oltre al trasferimento dell'Atletico Madrid al Milan, è stata caratterizzata dalla vittoria, da capitano, dell'Europeo con la Spagna: "Ho sempre pensato che i giocatori che avevamo fossero i migliori giocatori agli Europei. Erano ragazzi però che non erano apprezzati in Spagna. È un peccato che abbiamo dovuto vincere gli Europei per far capire a tutti quanto sono bravi i giocatori che abbiamo in Spagna. Non è stata una vendetta, perché alla fine della giornata non devo dimostrare il mio valore a nessuno, ma è stato grandioso". Infine, sulla vittoria del Pallone d'Oro di Rodri: "Mi aspettavo e speravo che vincesse lui", ha concluso l’attaccante rossonero.

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