Dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia i nerazzurri sono attesi dalla trasferta con la Juventus, decisiva nella corsa al quarto posto. L'allenatore dell'Atalanta carica la squadra: "Dopo il ko contro la Lazio siamo più determinati"
Alla vigilia della sfida in casa della Juventus per la penultima giornata, l'Atalanta deve dimenticare la delusione della finale di Coppa Italia persa tra le polemiche per il mani in area di Bastos, già ammonito, sul tiro di de Roon dopo 25'. La quarta posizione da difendere, a +3 sulla coppia Milan-Roma e gli scontri diretti a sfavore in caso di arrivo alla pari con i rossoneri o con entrambe, consiglia almeno un pareggio per tenersi agganciati all'obiettivo più prestigioso: "Siamo in trance agonistica da mesi e mesi, il calendario da gennaio ci ha proposto sfide su due fronti e la nostra forza è sempre stata quella di mantenere la concentrazione sull'impegno di turno - assicura Gian Piero Gasperini -. I bianconeri hanno stravinto il campionato e sono in fase di festeggiamenti, oltretutto c'è la carica emotiva dell'addio di Allegri annunciato alla vigilia. Se vincessimo potremmo anche arrivare terzi e la Champions sarebbe un salto di qualità notevole, anche economicamente. Perdendo rischieremmo di restare fuori da tutto. Ma se la testa va forte, vanno forte anche le gambe: niente acciacchi, niente incidenti". E soprattutto polemiche ormai alle spalle: "Ci ributtiamo sul campionato, ormai la coppa l'abbiamo cancellata. Bergamo e tutta Italia hanno avuto l'esatta sensazione di quello che è accaduto, ma era l'ultima spiaggia per la Lazio, mica per noi. Psicologicamente ne siamo usciti vincitori. Ci aspettano due giornate decisive che affrontiamo con tutte le nostre energie", spiega l'allenatore dei bergamaschi. Che non ha problemi particolari di formazione: "Non c'è Palomino che è squalificato, in difesa può entrare Mancini oppure Hateboer come contro il Genoa. Sulle fasce l'alternativa è Gosens, in mezzo Pasalic. Ci sono tre diffidati, ma non è che a questo punto si possano fare tanti calcoli". Circa la casella vuota di Zapata all'Olimpico, il Gasp trova modo di scherzarci su: "Poco lucido a Roma? Si è risparmiato per le ultime due di campionato, ha la classifica dei cannonieri a cui mirare". Gasperini nega di voler fare calcoli o tabelle per quel che resta da giocare: "Non sarà deciso niente nemmeno domani sera. La bellezza di questo sport è che puoi giocarti le tue chance fino alla fine in partite che hanno sempre qualcosa da dire - continua Gasperini -. Anche l'ultima giornata sarà durissima, non credo sia scontato che il Milan a Ferrara abbia già la vittoria in tasca. Le difficoltà esistono per tutti". Sulla domanda se abbia avuto preferenze circa i due obiettivi rimasti, Gasperini è netto: "La Coppa Italia è un trofeo e viene messo in bacheca, ma la Champions è un traguardo che nel nostro caso sarebbe prestigioso, storico, senza precedenti. Ma non ho mai fatto scelte". Chiusura sulle voci sul futuro: "Io col presidente Percassi ho deciso di fare il punto della situazione a campionato finito, come succede sempre. Non farò mai niente che non sia condiviso con lui: passo prima dal presidente".