L'ex centrocampista del Milan commenta negli studi di Sky l'addio di De Rossi alla Roma, fornendo il punto di vista "emozionale" di chi ha vissuto in prima persona un'esperienza simile. "Non prendi neanche in considerazione l’idea che possa arrivare quella chiamata, ci vuole tempo per metabolizzare"
DE ROSSI: "DIRIGENTE? NO, VOGLIO GIOCARE"
L'emozione e i toni nel dare un proprio giudizio sulla vicenda De Rossi sono quelli di chi ha vissuto un'esperienza simile e sa cosa sta passando nella testa della bandiera giallorossa in questo momento. "Mi sono rivisto molto in quello che è successo a lui, nei modi e nelle tempistiche", commenta Massimo Ambrosini negli studi di Sky, "anche se il Milan con me scelse di aspettare la fine del campionato".
Un film già visto, per Ambrosini, che a suo tempo ne fu anche protagonista: "Da giocatore vivi con molta tristezza il momento in cui ti rendi conto che quello che pensavi non sarebbe mai successo, poi accade. Daniele, come successe a me, non prendeva neanche in considerazione l’idea che potesse arrivare quella chiamata: non ci pensi, e per metabolizzarlo ci vuole tempo e non è facile".
Così, vivere l'addio di De Rossi alla Roma gli ha un po' fatto rivivere il suo al Milan, con la consapevolezza che "le società, come successo anche nel caso di Totti o Buffon, hanno tutti il diritto di prendere le loro decisioni": a fare la differenza, però, "rimprovera" Ambrosini, sono le modalità, per il giocatore e per i tifosi.