Due anni fa Daniele De Rossi raccontò il suo rapporto con la Roma a Lele Adani. Una chiacchierata ripercorrendo il passato e immaginando il futuro. Ma anche una promessa: quella di tentare la carriera da allenatore, una volta chiuso con il calcio giocato, per diventare allenatore della Roma
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Era il 13 maggio 2017 quando Lele Adani incontrò Daniele De Rossi. Un racconto che parte dal rapporto con la Roma, viscerale, esattamente come quello del suo predecessore con la fascia al braccio, ovvero Francesco Totti. Una chiacchierata parlando di presente e futuro, immaginando scenari possibili, ripercorrendo una carriera luminosa che ha fatto del centrocampista un altro idolo della Roma calcistica.
Un giro in macchina parlando della Roma, di cosa lega un romano e romanista alla sua squadra del cuore: "Io ho vissuto un amore grande, un amore che mi porterò per tutta la vita, ma a cinquanta o a sessant'anni, su un divano, quando segnerà la Roma sarò felice ma non come se facessi gol io, capisci - dice De Rossi ad Adani - Perché quando gioco o anche quando sono in panchina, sono contento se segna la Roma ma perché è un qualcosa di cui faccio parte. Adesso oltre ad essere la mia squadra del cuore, è la mia squadra, sono io artefice delle vittorie o delle sconfitte, sono protagonista nel bene e nel male e quando le cose vanno bene ho una felicità addosso che è incredibile, ma sono già felice per aver il privilegio di vestire questa maglia".
Lo scenario cambia, si va in riva al mare a Ostia lido, e cambia anche l'argomento. Si parla di futuro, un futuro non ancora del tutto chiaro, ma che rivela possibili scenari, sogni e una piccola promessa: "Dipende tutto dal capire se uno vuole fare l'allenatore. Perché quello dell'allenatore è allo stesso tempo il lavoro più bello ma anche quello più duro e brutto del nostro mondo - spiega ancora De Rossi - Le famiglie degli allenatori non vivono vite facilissime. Sono in continuo spostamento, le mogli degli allenatori credo siano costrette a condividere le gioie, i dolori, le frustrazioni, i pensieri. Se io penso così tanto al calcio, figuriamoci un allenatore, penserà alle tattiche anche di notte". Adani insiste sul finale romantico di una storia bellissima: "Fai l'allenatore per arrivare ad essere allenatore della Roma", gli dice. "Devo capire se ho la forza e ho la voglia di sottoporre la mia famiglia a questo tipo di stress - risponde "Capitan Futuro" - Fare l'allenatore della Roma? Magari, da giocatore non vincere niente e vincere da allenatore della Roma". Una stretta di mano con Adani, una promessa e una vita futura che, per ora ancora in campo (anche se con una maglia diversa), ma più tardi in panchina potrebbe ricominciare... ancora in giallorosso